venerdì 19 marzo 2010

50-Il mio amico Jim

Non avevo assolutamente voglia di muovermi dal mio angolino di pace, disteso all'ombra di un ramo meditavo su quanto grande fosse lo spazio intorno a me, su quante cose esistessero senza che io ne fossi a conoscenza.
Si sedette, vicino a me, un ragazzo, dallo stranissimo aspetto e con una chitarra in mano.
Aveva i capelli ricci e lunghi, nemmeno troppo curati, magro, vestiva in maniera direi ..."bizzarra", sembrava si fosse messo addosso un prato fiorito, invece che una camicia.
Non avevo mai visto un abitante della grande città con qualcosa di simile addosso, però era bella quella camicia!
I jeans, invece erano come quelli che vedo spesso, solamente un pò più larghi in fondo, talmente ampi da nascondere le consumatissime scarpe da tennis.
Strimpellava canzoncine rockeggianti, il cui significato, sono sincero, non capivo appieno, ma la melodia era piacevole.
Rimasi ad ascoltare convinto di non essere visto, ed invece non ero sfuggito alla sua attenzione.
"ciao piccoletto" mi fà.
"ciao" rispondo.
"Bello qui, molto bello, altro che la città. Qui è tutto così colorato, tutto cosi profumato. E poi che silenzio ... posso distinguere ogni piccolissimo rumore della natura. Voci che non avevo mai sentito prima"
Non potevo che dargli ragione, il mio boschetto è veramente un bel posto dove stare.
"sono felice che ti piaccia il mio mondo" gli dissi mentre lui continuava a cantare "ma il tuo non è così? In città è veramente così diverso da questo?"
Rimase un pò a pensare.
"Un giorno incontrai un bambino, era cieco... mi chiese di descrivergli il mare, io osservandolo glielo descrissi,nei minimi particololari" fece smettendo di suonare la sua chitarra "poi mi chiese di descrivergli il mondo... io piangendo glielo dovetti inventare..."
Si alzò e si allontanò.
"Hei ragazzo, dimmi almeno come ti chiami" gridai sperando di essere sentito.
"Jim, folletto, mi chiamo Jim, ma non dire che siamo amici, potrebbero giudicarti male".
Giudicarmi male? E perchè dovrebbero? Lo voglio gridare al mondo: "sono amico di Jim".

6 commenti:

  1. ... tanti anni fa avevo anche io un amico così. E lo ricordo sempre con [grande] piacere.

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  2. MI piace così tanto come scrivi! TI leggo ed è come se la tua scrittura fosse brezza che solletica l'erba smeralda dei prati. Leggera, semplice ma non banale, malinconica, come una giornata di primavera che ha il sole, eppure anche qualche nuvoletta.
    Mi piace il tuo mondo.

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  3. Ti prego, dimmi che è QUEL Jim :)

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  4. Fai bene ad esserne fiero, non e' da tutti vantare un'amicizia con un grande poeta della vita...

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  5. è bello come ha descritto "Occhi Di Notte" la tua scrittura.. lo penso anche io..

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  6. Certo che le capisco,certe cose...

    Notte caro:)

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