lunedì 15 marzo 2010

46-Quanto?

I due ragazzi erano seduti, sotto alcuni alberi, davanti a loro l'acqua del mare, che sbattendo sugli scogli faceva da sottofondo musicale ai loro teneri baci.
Lei era molto bella, e in quel momento sentiva anche di esserlo.
Che strano, a volte ci sono persone che non si rendono conto di come realmente sono fino a che qualcuno o qualcosa non riesce a convincerle di ciò.
In quel caso doveva essere stato il mare.
I suoi occhi brillavano così tanto che il sole dovette nascondersi dietro una provvidenziale nuvoletta, per evitare un confronto perso in partenza.
Il suo sorriso dava un senso di serenità come se niente potesse vincerlo per rattristare quel volto.
Lui era ... beh, non saprei, dovrei chiedere ad una mia amica fata per poter dire com'era.
Diciamo che lui era lui!
Deciso e convinto di ciò che faceva tanto da trasmettere anche a lei una qrande sensazione di sicurezza.
Le stava raccontando qualcosa che a lei suscitava molto interesse, come se dicesse cose a lei sconosciute.
Ogni tanto si interrompeva e tutti e due cominciavano a ridere.
Molti baci facevano da contorno a quelle storie, le loro labbra si sfioravano appena, con la stessa delicatezza con cui una farfalla si posa su un fiore, timorosa di fare o farsi male.
Me ne rimasi in disparte, anche se non mi avrebbero visto, un pò per le mie dimensioni, un pò per la loro totale estraneità da tutto ciò che li circondava, come se in quel momento un enorme bolla di sapone li avesse avvolti.
Lei gli disse che l'amava tanto, quanto grande era l'universo.
Lui rimase come impietrito, credeva di essere bravo con le parole, ma in quel momento si sentì perso: cosa dire adesso per superare quello che aveva detto la sua compagna? Cosa poteva essere più grande dell'universo?
Gli venne in mente di dire "l'universo, più uno!", per fortuna non lo fece, che stupida banalità.
Decisi di andare in suo aiuto, perchè mi sembrava veramente in difficoltà e perchè lei era quasi delusa dal non sentirsi dire qualcosa di almeno paragonabile a quello che era uscito dalla sua bocca.
Mi poggiai sulla spalla del ragazzo e gli sussurrai qualcosa in un orecchio.
Lui, convinto di aver pensato in proprio, guardò gli occhi di lei, poggiò il suo dito indice sulla bocca della ragazza e disse: "vuoi veramente sapere quanto ti amo? Non ti muovere, resta qui, conta le onde che si infrangono sugli scogli, e quando avrai finito saprai quanto bene ti voglio".
Come?????
Ma io gli avevo suggerito un altra frase, come era possibile che non avesse capito?
E adesso?
La ragazza voltò lo sguardo verso il mare, ormai illuminato solo dalla luna, poi guardò nuovamente lui, alcune lacrime resero ancor più brillanti i suoi occhi.
Non per merito mio, ma aveva funzionato.

10 commenti:

  1. E' veramente sempre necessario contraccambiare?

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  2. Bella questa! E' necessario? Forse dipende da quanto si ama e si desideri farlo sapere.
    Si dice che sia una scocciatura essere amati quando non si ama, ma non credo sia da meno amare senza essere contraccambiati!
    Diciamo che se fossi ricambiato per quanto amo, sare probabilmente una delle persone più amate al mondo .....

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  3. Ma che tenerezza... Fino a un mese fa, avrei riso a queste parole, considerandole patetiche. Ma da qualche settimana mi succede qualcosa di strano: vivo l'amore. E l'ho sentito nelle tue parole...

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  4. Carissima Selena, anche tu in vena di scherzi???
    Ti ho "conosciuta" un mesetto fa, ed anche io dubito che avresti preso con "tenerezza" le storielline che racconto ....
    Se qualcuno è riuscito ad accendere anche solo una fiammellina dentro di te, beh ne sono felicissimo, benvenuta nel club!

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  5. Ciao!
    Parlo di malattia e di guarigione,dando per scontato che si tratti di malattia mentale,con tutte le caratteristiche che questo comporta.
    Volevo dire che io conosco la risposta alle vostre domande,e la dico,è "sì".Ma tra la condizione psicofisica in cui mi trovo ora e quello che desidero c'è un oceano.
    E non so se ce la farò ad attraversarlo.l'intenzione c'è,ma a volte non basta.
    Il mio post non è molto chiaro,lo so...Però si può "non leggere solo con gli occhi della mente"
    ...Chissà da chi ho preso questa frase...
    Buona giornata e complimenti per il post...altro che mancanza di fantasia!:)

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  6. Ma che fraintesa! A parte che quello che racconti mi piace molto e ti leggo sempre, a parte che trasmetti un'energia incantevole, io vivo l'amore, ma nella vita quotidiana. E ne leggerai nel mio prossimo post :)
    La quantità dell'amore paragonato al numero delle onde è una cosa che non mi sarebbe mai venuta in mente. Mi permetti di servirmene almeno una volta? :D

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  7. Cara Selene, puoi fare quello che vuoi con le mie onde ... mica sono geloso (ahaha).
    Non vedo l'ora di leggere il tuo prossimo post ...

    Cara Mynameis... se tra i due stati psicofisici c'è di mezzo l'oceano, proviamo a prendere una barchetta ?
    Se è a vela, meglio, ho il vento come amico, se è a remi ... posso darti un mano anche se sono piccino !

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  8. Folletto, ma tu dove stavi intanto che io non trovavo le parole per esprimere i miei sentimenti alla persona che amo, finendo con il perderla???
    Dove latitavi?

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  9. Forse le stavo dicendo alla persona sbagliata?
    Dai, non ti perdere d'animo, puoi sempre usarle la prossima volta, che sicuramente si riproporrà (ti ho anticipato!) ... come per Selene, mica metto il copyright !!!!

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