domenica 25 dicembre 2022

Natale 2022



 

Un giorno, nel nostro villaggio del bosco, si sparse la voce che era appena nato (o forse era di li a poco per nascere ... non ricordo bene perchè ero ancora piccolo) un folletto speciale; tutti dicevano che ci avrebbe portato tanta serenità.

Iniziò quindi una inconsapevole gara per portare il dono più bello a questo piccolo esserino che si sarebbe aggiunto alla comunità.

Ugo, lo gnomo dai lunghi baffi, lasciò davanti alla casa del bimbo una piccola, ma ancora troppo grande, bicicletta in legno che aveva fatto con le sue mani lavorando tutta la notte.

Stella, la fatina, gli portò, invece, un grazioso cappello azzurro che aveva tessuto con del finissimo filo di una ragnatela.  

I nani, tutti assieme, regalorono tante pietre preziose.

Ploff, un folletto come me (ma con un nome più buffo), gli aveva fatto una culla tutta intarsiata.

Davanti alla porta di casa del nuovo arrivato si erano accumulati regali di ogni tipo, uno più bello dell'altro.

Brillina, una lucciola i cui genitori erano molto poveri, avrebbe voluto anch'essa fare un regalo al piccolo folletto ma i genitori le fecero capire che non avrebbero potuto permetterselo.

La piccola lucciola, triste e demoralizzata, uscì velocemente dalla sua casetta sull'albero e si addentrò nel bosco; fu lì che sentì una dolcissima voce senza però riuscire a capire da dove venisse.

"Perchè sei così triste?" le chiese la voce, "vorrei poter anche io fare un regalo al piccolo folletto" rispose "ma sono troppo povera e non posso farglielo".

"C'è una cosa che, sicuramente non ti manca" sentenziò la voce " l'amore! Sono certa che ne hai tanto nel tuo cuore. Questo potrebbe essere un bellissimo regalo, non trovi?".

Brillina ebbe un idea, raccolse dei ramoscelli secchi a terra e ne fece un mazzetto, essendo inverno non c'erano  fiori, solo qualche foglia secca qua e la, così decise di vivacizzare il tutto facendo una bella coccarda con il  nastro rosso che le teneva i capelli.

Quando arrivò davanti alla casa del piccolo folletto si accorse però che il suo regalo era veramente misero rispetto a tutti quelli che erano stati portati; cominciò a piangere per la vergogna, poggiò il mazzetto a terra e si voltò per tornare verso casa sua quando una voce, quella della mamma del piccolo, la richiamò.

 "Ehi, dove vai così di fretta? Permettimi almeno di ringraziarti per questa bellissima pianta che ci hai portato! Non l'avevo mai vista durante le mie passeggiate nel bosco, giuro che è la più bella pianta che abbia mai visto"

La lucciola si girò e ... tutte le foglie secche, bagnate dalle sue lacrime, erano diventate di un rosso brillante.

Si, pensò, quello era veramente il fiore più bello del bosco ed era stata proprio lei a donarlo al piccolo folletto.

Felice tornò a casa.



Lilberamente tratto da un'ntica leggenda Messicana: "Flores de la Noce Buena".

Nel 1825, Joël Poinsett, ambasciatore Americano in Messico, portò negli Stati Uniti i semi delle stelle di Natale e le fece conoscere in tutto il mondo.

 

Buon Natale