lunedì 26 gennaio 2015

224 - La leggenda della Luna Piena






In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.

In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve.

Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese:

- Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’?-

- Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata. Sono disperato… aiutami! - rispose il lupo.

La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi. E si gonfio, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla.

- Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto - disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.

Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio. Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e, felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna. Poi sparì tra il folto della vegetazione.

Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore.

I lupi lo sanno… E ululano festosi alla luna piena.



giovedì 15 gennaio 2015

223 - La Lanterna colorata




Adoro camminare nel mio bosco, ci trascorro le ore senza nemmeno accorgermene.

Potrei passare dieci volte nello stesso posto, percorrere cento volte lo stesso sentiero ed ogni volta rimanere sorpreso di quello che vedo, perché il bosco cambia, è vivo, si muove, cresce.

Nessun attimo, nel bosco, è uguale all'attimo precedente ed io non me ne vorrei perdere nemmeno uno.

La notte, poi, è ancora più piacevole … le ombre che si muovono, le luci, gli occhi degli animali che diventano tanti piccoli faretti quando vengono illuminati dalla mia lanterna.

Già, la mia lanterna … è un regalo del mio nonno ed è ancora perfettamente funzionante, un contenitore all'interno per il combustibile e splendidi vetri colorati per proteggerlo dal vento.

Il verde che di giorno pervade il bosco, di notte, grazie alla mia lanterna, lascia il posto a mille colori diversi ed è uno spettacolo.

La invidiano in tanti la mia lanterna per quanto è bella sia di giorno, appesa alla mensola, che di notte quando mi accompagna nelle mie passeggiate.

Le ho dato anche un nome … come se non fosse un oggetto ma una vera e propria amica, perché è proprio così che vorrei fossero le persone: tutti, chi più chi meno, brillano e splendono quando c'è il sole, ma di notte, al buio, rivela la propria bellezza solo chi dentro ha una "Luce".



 

sabato 10 gennaio 2015

222 - Abbasso la scuola!








Sono stato messo in punizione, ancora una volta!

Il maestro, quell'ignorantone, ha voluto che i miei genitori mi accompagnassero in classe e, prima di farmi entrare, si è messo a parlare con loro del mio profitto e del mio comportamento …

Sai che novità … tutte le volte la solita tiritera: " … è distratto, chissà dove ha la testa … parla con i compagni e quindi distrae anche loro … e che errori nei compiti! Sbaglia anche le cose più semplici … non sa fare i conti, quando scrive commette anche errori grammaticali … se non si impegna da qui a fine anno non so mica se potremo recuperarlo!"

Mamma mia che tragedia … per lui "errore = cattivo", mai che elencasse le cose buone che faccio, solo errori, solo sbagli!

Eppure, quando mi soffermo a guardare il mondo, mi accorgo che tutti noi siamo stati "progettati" per evolvere imparando, ed impariamo solo e solamente dai nostri errori.

Fin da piccoli anche per imparare a camminare cadiamo!

Non potrei, oggi, camminare, correre e saltare se mi fossi arreso la prima volta che mi sono ritrovato a faccia in giù ….

Forse non sono io che commetto gli errori, forse ho solo una costante e continua voglia di imparare …. Ma allora perché mi mettono in punizione?

Sarà, ma io ho imparato così tanto dai miei errori, che sto pensando di continuare a farne.



lunedì 5 gennaio 2015

221 - Caramelle

             


Stanotte per tutti i bimbi tornerà la "vecchia" cara Befana (solo di nome e non di fatto, perchè io una volta l'ho vista e non era affatto brutta come la raccontano) che riempirà di caramelle le calze lasciate appese in cucina.

Mi ricordo di quando ero più piccolo (anagraficamente ... di testa mica son cambiato molto...), quando la mattina dell'Epifania, di buon'ora, svuotavo velocemente la calza sul tavolo per poi agguantare la caramella con la carta più colorata, luminosa e bella e mangiarmela in un solo boccone ... per poi assumere un'espressione "schifata" rendendomi conto che non era del gusto che piaceva a me.

I miei genitori aspettavano sempre quel momento per poter scoppiare in una fragorosa risata e per scattare una foto di quella mia espressione ... ogni anno la stessa scena, ogni anno una foto.

"Conservale tutte" mi ripetevano "e prova ad imparare la lezione: la caramella è come la vita, non sempre scegliendo quella più attraente si fa la scelta giusta, ciò che è troppo bello e facile spesso lascia l'amaro in bocca.

Il prossimo anno, prima di scartare la caramella che più ti ha fatto brillare gli occhi, controlla almeno il gusto e confrontala con le altre meno vistose ma forse più buone..."

Adesso sono più grandicello e la lezione l'ho imparata (però quante facce strane nel mio album di foto ...), ora mi faccio attrarre molto meno dalla carta che avvolge la caramella ... 

Ma a volte quei colori, quella brillantezza ....