sabato 23 ottobre 2010

172-Stanze...porte















Molto ben nascosta dalla vegetazione, nel cuore della nostra foresta, c'è una vecchia e pericolante casa.
Dall'esterno sembra molto piccola, ma quando entri ti rendi conto che la prima impressione era decisamente sbagliata: è grande, molto grande.
Questa strana costruzione ha la caratteristica di avere molte stanze, ed in ognuna di queste vi sono diverse porte, alcune chiuse, altre aperte, ma tutte senza maniglie...
Una leggenda dice che sia infestata dagli spiriti di chi si è perso all'interno della casa e non è riuscito a ritrovare l'uscita; io non credo sia una storia inventata per far desistere i più piccoli ad entrare, ma che sia la verità e vi spiego perchè: nella prima stanza devi scegliere quale porta prendere tra quelle aperte per poter entrare nella seconda, e così via.
Se ti trovi in una stanza con tante porte hai piena libertà di scelta, se invece trovi una sola porta aperta sei obbligato a seguire il volere della casa.
Succede spesso di trovarsi con una sola porta aperta, e mentre ti avvii per varcarla questa si chiude; ma non devi temere, perchè, per ogni porta chiusa, ve ne è almeno un altra che si apre.
Purtroppo molti "visitatori", quando si trovano in questa situazione, passano troppo tempo a guardare con timore e rimpianto la porta che si è chiusa, senza accorgersi di quelle che si sono aperte, magari poprio davanti a loro ... e così si perdono.
La chiamano "home of life", ma io non son bravo in inglese ....

10 commenti:

  1. Ma che bel racconto, e quante verità in così poche righe...
    Caro folletto, è sempre un gran piacere leggerti!

    RispondiElimina
  2. Follettino, ormai mi sono affezionata a te ^_^, quello che scrivi è fantastico, forse sarò stupida ma mi sono commossa leggendo...
    è vero, come anche tu sai, spesso sono rimasta a guardare con rimpianto al porta che si era chiusa alle mie spalle trascurando invece quella che era davanti a me e che era sempre aperta...
    Poi la lezione pian piano la si impara e certi errori li lasciamo dietro quella porta chiusa!
    Le metafore che usi sono comunque stupende...complimenti davvero!

    RispondiElimina
  3. TU SEI GENIALE!
    Allegra domenica Folletto!

    RispondiElimina
  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  5. E' capitata anche a me questa cosa, in svariati contesti, compreso quello lavorativo.

    Dieci anni fa mi vidi attribuire l' area logico-matematica a fronte dell' area linguistico-espressiva la cui assegnazione mi era stata fatta intuire, come cosa quasi scontata dal dirigente stesso. Ligia al dovere mi preparai per affrontare l' area linguistica, quando, due giorni prima della riapertura, mi vidi assegnare l' altra ...

    Per diversi mesi lavorai con rimpianto,con un senso di impotenza e di ingiustizia, senza rendermi conto della bellezza di quel sentiero...Furono gli alunni stessi ad aprirmi gli occhi ...

    ... Mi avvicinai all' informatica che scioccamente avevo trascurato fino ad allora, materializzando un cammino rapido nella mia didattica che non avrei percorso neppure in 20 anni di studio ...


    Ora conduco, ma mi lascio anche condurre: il progetto di vita è nelle nostre mani, sì, ma talvolta è bene non pianificare troppo per lasciarsi un po' trasportare dalle opportunità che i contesti ci suggeriscono ...

    Mi scuso per le lungaggini.
    Buona domenica!

    RispondiElimina
  6. ^_____^


    Quanto è vero!

    a presto folletto!!

    un abbraccio!

    RispondiElimina
  7. Bellissimo post, come al solito.
    Beh, io ora sono ancora un po' "cecata", ma ti assicuro che mi sto guardando attorno per bene...visto che esistono anche le finestre (ci sono anche le porte che si aprono sugli orizzonti, oltre che in un'altra stanza ;)))

    RispondiElimina
  8. Spero di non restare a vagare pe la stanza cercando di riaprire la porta che si è chiusa...
    :))
    un sorriso per te

    RispondiElimina
  9. Dietro la porta che si chiude sai cosa c'è, ma che spettacolo aprirne un'altra, e che magia la trepidazione nel cuore del non sapere cosa ti aspetta ... e che conforto sapere che ti aspettano tante porte.
    Buona strada!

    RispondiElimina
  10. Beh...sarà mica per questo che le porte della mia casina sono sempre aperte?!

    RispondiElimina