lunedì 4 ottobre 2010

167-Alberi e foglie


Stavolta il vento ha soffiato veramente forte, e mi ha portato in un posto lontanissimo dal mio abituale boschetto.

Per fortuna ho trovato un posticino tranquillo ed immerso nel verde (forse qualche zanzarina di troppo...) che non mi ha fatto certo rimpiangere casa mia.

C'erano piante di tutte le specie provenienti da ogni parte della terra.

Alberi altissimi tra altri nani, dal tronco enorme oppure esilissimi, dai colori chiari e dagli scuri, fioriti oppure spogli.

Ma una cosa li accomunava tutti: per quanto e come possano crescere i loro fusti ed i loro rami, le foglie, cadendo, ritornano sempre alle radici.

4 commenti:

  1. "Alberi altissimi tra altri nani, dal tronco enorme oppure esilissimi, dai colori chiari e dagli scuri, fioriti oppure spogli."
    gli uomini apprezzano (e a volte non si accorgono nemmeno) questa varietà, questa diversità naturale.. eppure non sono in grado di accettare la diversità naturale degli uomini..
    buffo..

    oggi sono stata per un po' di tempo sotto la pioggia (non avevo tanta fretta di entrare), e mi sono guardata un po' in giro.. ma di voi nessuna traccia..

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  2. Dovremmo imparare dai segni che la natura semina un po' dappertutto...è che siamo spesso ciechi, sia nei confronti di quello che abbiamo attorno...per non parlre di quello che abbiamo dentro...
    Un abbraccio.Qui a Genova gran diluvio...

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  3. L'uomo dovrebbe osservare più attentamente la natura, e poi porsi delle domande... imparerebbe molto...
    Bellissimo post come sempre!!
    Un soffio di baci, caro folletto

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  4. FrammentoDiCristallo, hai provato a chiudere gli occhi?

    Riyueren, specialmente di quello che abbiamo dentro. Anche qui diluvio, che la natura voglia darci un segnale?

    Mariabei, grazie, una ventata di baci anche a te!

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