C'è una fatina nel mio villaggio, con la quale amo passare il tempo a parlare, perchè è una di quelle che sa ascoltare.
Non è importante l'argomento che trattiamo, è sufficiente parlare e confrontarsi.
Questa mia amica, ha però un difetto ... o meglio, ha un determinato tipo di atteggiamento, che ancora non riesco a "digerire", quindi sono io quello che è in difetto, non lei.
Dicevo: in alcuni casi, vuoi perchè lei è più nervosa del solito, vuoi perchè è più convinta di quello che stà dicendo, tende ad alzare la voce per difendere le proprie argomentazioni.
Io, quando mi trovo in queste situazioni, mi blocco, entro in un silenzio assoluto; continuo ad ascoltare con attenzione, ma smetto di replicare ... il che la fa arrabbiare ancora di più.
Ma questo deve essere un "gioco delle parti" che anche lei conosce ed accetta, infatti una volta sfogatasi, prende e se ne va con il muso lungo.
Non passano più di dieci minuti che poi, o io o lei, facciamo in modo di ritrovarci, casualmente, in una qualsiasi parte del villaggio, e riprendiamo la discussione da dove era finita (o meglio, da prima che lei alzasse la voce).
Bastano poche parole per trovare quell'accordo, quella sintonia, che sembrava impossibile alcuni minuti prima.
Tutte le volte, ma proprio tutte, che succede una cosa del genere, lei mi chiede come io faccia a mantenere la calma, e perchè accetti di "ritirarmi" senza replicare a quello che lei stava urlando.
Non ha ancora capito che considero il silenzio una forma di dicussione come la sua ... magari portata avanti con mezzi diversi, ma sempre di discussione si tratta.
Non è importante l'argomento che trattiamo, è sufficiente parlare e confrontarsi.
Questa mia amica, ha però un difetto ... o meglio, ha un determinato tipo di atteggiamento, che ancora non riesco a "digerire", quindi sono io quello che è in difetto, non lei.
Dicevo: in alcuni casi, vuoi perchè lei è più nervosa del solito, vuoi perchè è più convinta di quello che stà dicendo, tende ad alzare la voce per difendere le proprie argomentazioni.
Io, quando mi trovo in queste situazioni, mi blocco, entro in un silenzio assoluto; continuo ad ascoltare con attenzione, ma smetto di replicare ... il che la fa arrabbiare ancora di più.
Ma questo deve essere un "gioco delle parti" che anche lei conosce ed accetta, infatti una volta sfogatasi, prende e se ne va con il muso lungo.
Non passano più di dieci minuti che poi, o io o lei, facciamo in modo di ritrovarci, casualmente, in una qualsiasi parte del villaggio, e riprendiamo la discussione da dove era finita (o meglio, da prima che lei alzasse la voce).
Bastano poche parole per trovare quell'accordo, quella sintonia, che sembrava impossibile alcuni minuti prima.
Tutte le volte, ma proprio tutte, che succede una cosa del genere, lei mi chiede come io faccia a mantenere la calma, e perchè accetti di "ritirarmi" senza replicare a quello che lei stava urlando.
Non ha ancora capito che considero il silenzio una forma di dicussione come la sua ... magari portata avanti con mezzi diversi, ma sempre di discussione si tratta.
Il silenzio è una forma di discussione: verissimo...
RispondiEliminaE' un abito mentale che tutti dovremmo acquisire quando l' interlocutore usa modalità che inevitabilmente spingerebbero all' ira e a repliche non equilibrate.
Grazie per avermelo ricordato; e dire che in questo ero più brava da giovane ... il percorso di vita a volte è tortuoso e bisogna riprendere da dove ci si era smarriti ... Già ...
Il silenzio può significare più di mille parole...è proprio vero Folletto!
RispondiEliminaForse in questo mondo ci farebbe bene adottare questo tipo di discussione...
Grazie per questi consigli, aiutano davvero le nostre Anime.
Ogni volta che mia mamma alza la voce io resto in silenzio, però molte volte quel silenzio è dato dal guscio che mi costruisco intorno, giusto per non sentire la brutta energia che hanno quelle parole gridate.
Ma forse mi chiudo un pò troppo...sono sicuro che con il tempo migliorerò!=)
concordo con te pienamente.... sono una persona molto taciturna.... che prima di parlare calibro sempre le parole....
RispondiEliminae poi a differenza della tua fatina.... io dubito anche della mia stessa esistenza e difficilmente potrei urlare contro qualcuno spiegando il mio punto di vista.... preferisco arrivarci con calma attraverso il confronto
E' vero, anche il silenzio è una forma di comunicazione dai tanti significati...
RispondiEliminaIo quando discuto mi infervoro... la prendo a cuore ma tutti credono che mi sia arrabbiata, che sia ostile... e non riesco a far capire che non è così è solo un mio modo d'esprimermi... :(
RispondiEliminanon sempre il silenzio è capito come forma di discussione, troppe volte viene giudicato, e prevaricato. Eppure sarebbe la migliore forma di discussione.
RispondiEliminaA me succede la stessa tua cosa. Mi blocco, mi irrigidisco. Mi chiedono, come a te, perchè resti "così calma, quasi indifferente". In realtà è solo difesa.
RispondiEliminaCiao , è molto che manco . Ma anche a distanza di tempo tornare a leggere i tuoi post è sempre un piacere . Buona serata
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