
Nel nostro villaggio, ogni volta che qualcuno ha un problema da risolvere, piccolo o grande che sia, si rivolge al vecchio saggio.
Ogni villaggio ha il suo, tutti vecchi, tutti saggi.
Parlando con alcuni dei miei amici abbiamo cercato di capire se vi fosse una relazione tra età e saggezza.
Chi sosteneva che più si era vecchi e più si era saggi, chi invece asseriva che le due cose non erano correlate tra loro e che era solo una conincidenza che in tutti i villaggi il saggio fosse anche vecchio.
Non ci potevamo rivolgere al nostro saggio, ed allora siamo andati a cercare aiuto nei libri.
Nel vocabolario, alla parola "saggezza", era scritto:
"Capacità di valutare esattamente e di affrontare in modo lucido ed equilibrato eventi e situazioni, di seguire la retta ragione nella condotta di vita e di consigliare secondo un criterio di prudenza, come qualità derivante dall’esperienza passata e dal proprio equilibrio interiore"
Non vi erano più dubbi, se si parla di "esperienza passata" era ovvio che età e saggezza andavano di pari passo.
Proprio mentre pensavo a questa cosa, mi trovai a passare davanti alla casetta del vecchio saggio e mi accorsi che stava saltando da una parte all'altra del suo giardino, con un fiore in bocca, rincorrendo una bellissima farfalla che svolazzava, più divertita che impaurita, da quello strano esserino che gli andava dietro.
Lucido? Equilibrato? Prudente?
E quella sarebbe stata la saggezza del vecchio?
Mi pareva di avere davanti uno più matto di me .... e ce ne vuole!
"Hei" gridai "ma cosa ti è preso? Non sei mica credibile come saggo!"
Lui si girò verso di me, non variò di un minimo la sua espressione tutt'altro che riflessiva e continuando a saltellare mi fece notare un albero alle mie spalle, molto grande.
"Come lo descriveresti?"
"Bello e robusto" risposi
"Ma non vedi che uno dei rami è piegato e voltato nel senso diverso da tutti gli altri? non vedi che su quel ramo le foglie sono di un verde diverso da tutte le altre?" replicò
"Certo che lo vedo, ma questo non lo rende affatto brutto, anzi, quel ramo così diverso dagli altri lo rende originale, particolare, ancor più bello" dissi convinto.
"siamo uguali" ridendo" e quello che stai vedendo è solo un ramo di pazzia che abbellisce l'albero della saggezza".
Ogni villaggio ha il suo, tutti vecchi, tutti saggi.
Parlando con alcuni dei miei amici abbiamo cercato di capire se vi fosse una relazione tra età e saggezza.
Chi sosteneva che più si era vecchi e più si era saggi, chi invece asseriva che le due cose non erano correlate tra loro e che era solo una conincidenza che in tutti i villaggi il saggio fosse anche vecchio.
Non ci potevamo rivolgere al nostro saggio, ed allora siamo andati a cercare aiuto nei libri.
Nel vocabolario, alla parola "saggezza", era scritto:
"Capacità di valutare esattamente e di affrontare in modo lucido ed equilibrato eventi e situazioni, di seguire la retta ragione nella condotta di vita e di consigliare secondo un criterio di prudenza, come qualità derivante dall’esperienza passata e dal proprio equilibrio interiore"
Non vi erano più dubbi, se si parla di "esperienza passata" era ovvio che età e saggezza andavano di pari passo.
Proprio mentre pensavo a questa cosa, mi trovai a passare davanti alla casetta del vecchio saggio e mi accorsi che stava saltando da una parte all'altra del suo giardino, con un fiore in bocca, rincorrendo una bellissima farfalla che svolazzava, più divertita che impaurita, da quello strano esserino che gli andava dietro.
Lucido? Equilibrato? Prudente?
E quella sarebbe stata la saggezza del vecchio?
Mi pareva di avere davanti uno più matto di me .... e ce ne vuole!
"Hei" gridai "ma cosa ti è preso? Non sei mica credibile come saggo!"
Lui si girò verso di me, non variò di un minimo la sua espressione tutt'altro che riflessiva e continuando a saltellare mi fece notare un albero alle mie spalle, molto grande.
"Come lo descriveresti?"
"Bello e robusto" risposi
"Ma non vedi che uno dei rami è piegato e voltato nel senso diverso da tutti gli altri? non vedi che su quel ramo le foglie sono di un verde diverso da tutte le altre?" replicò
"Certo che lo vedo, ma questo non lo rende affatto brutto, anzi, quel ramo così diverso dagli altri lo rende originale, particolare, ancor più bello" dissi convinto.
"siamo uguali" ridendo" e quello che stai vedendo è solo un ramo di pazzia che abbellisce l'albero della saggezza".