sabato 4 settembre 2010

158-Il marinaio

Mi sono ritrovato a vagare sopra il mare aperto, sotto di me solamente le onde, increspate e spinte da un vento forte e impetuoso, a largo della costa che ormai non si vedeva nemmeno ad occhio nudo.

Non era una brutta giornata e non c'era nemmeno aria di bufera, ma il vento era veramente forte, e le onde veramente alte.

E dato che, dove c'è mare ... c'è anche una barca, eccola lì, piccola ed indifesa che cerca di resistere a tanta forza.

Di piccole dimensioni, a vela e con un solo marinaio a bordo che, a differenza della sua imbarcazione aveva un fisico possente.

Nonostante questo, sembrava non riuscire a domare il vento, la vela non seguiva la corrente, la barca si muoveva in direzione opposta a quella che avrebbe voluto il marinaio.

Ritenendo che tutta quella fatica potesse essere risparmiata all'uomo, chiesi al mio amico vento di soffiare in altra direzione.

Ma, anche con il cambiare della direzione del vento, il marinaio sembrava avere grosse difficoltà a governare l'imbarcazione.

Chiesi nuovamente all'amico di soffiare in altra direzione, ma i risultati non cambiarono.

Solo dopo il quarto, o forse quinto, tentativo di aiutare quel pover uomo, mi accorsi che dietro di me, a non molta distanza, vi era un altro folletto, che stava sorridendo.

"E' inutile che ci provi, sono giorni che tento io, ma non riesco a dargli nessun supporto. Per quanto riesca a cambiare la direzione del vento, lui continua a girare intorno senza riuscire a manovrare correttamente la vela, forse haun problema al timone, o forse non è esperto".

"Non credo, sai?" avvicinandomi a lui " non deve essere un problema al timone, o alla vela, e neppure mancanza di esperienza, immagino che on esista un vento favorevole per un marinaio che non sa dove vuole andare".

8 commenti:

  1. Leggo un significato molto profondo tra queste righe.
    Un significato che forse arriva al momento giusto nella mia vita, sarà la magia o l'empatia ad averti portato a scrivere questo post proprio ora?
    In ogni caso grazie... un po' di riflessione non fa mai male.
    IlFioreDelMale

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  2. E' sempre necessario sapere dove andare o è anche bello lasciarsi trasportare dalla corrente che può avere più fantasia di noi e ci permette di scoprire strade alternative, rompendo gli schemi preordinati?

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  3. IlFioreDelMale, non sò se sia magia o empatia, ma se può esserti di aiuto ben venga comunque! Buona riflessione.

    Sciarada, sono uno che ama alla follia lasciarsi trasportare dalla corrente senza una meta precisa, ma ritengo che ciò debba darmi senso di leggerezza, gioia, piacere, curiosità; se invece provo fatica e soffenza ... meglio tornare un pò con i piedi per terra, in attesa di una nuova folata di vento da prendere.

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  4. Caro Folletto mi unisco alle parole lasciate da IlFioreDelMale...non so bene quale, fra tutte le possibili correnti che adesso fanno turbinare la mia barca, deciderò di farmi sospingere...però mi auguro che la mia scelta sia al pari della tua saggezza.

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  5. Brutta sensazione...poi si rischia di naufragare, continuando a temporeggiare...Fortuna che ci si può accorgere che qualcuno, dietro di noi, è lì per aiutare...

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  6. Ele, carissima, ti auguro che la correnti ti porti su spiagge bellissime.

    Silvia, sei grande! E' proprio vero quello che dici, anche se a volte rimangono ben nascosti, c'è sempre qualcuno disposto a darti una mano.

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  7. Che bel racconto, che bella metafora.
    Grazie :)
    Marie

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  8. E' sempre un piacere leggere i tuoi racconti... dove non mancano mai perle di saggezza :-)
    Un abbraccio

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