Vicino al nostro villaggio, immersa nella fitta vegetazione del bosco, una piccola casetta ai piedi di un enorme albero, abitata da tre strani gnomi, amici da una vita ed inseparabili.
Tutti però si chiedono come sia possibile una serena convivenza tra tre persone così profondamente diverse per come effettevimente loro sono.
Diversi in tutto, fisicamente uno è alto, l'altro è basso, il terzo grassoccio.
Indossano sempre abiti di colore diversi tra loro.
Ce ne è uno che è un gran dormiglione, mentre gli altri due sono mattinieri.
Amano la buona tavola, ma i loro gusti sono anch'essi diversi. chi mangia il pesce, chi la carne, chi solo verdure ...
Nonostante questo nessuno li ha mai visti discutere tra loro.
Ma l'aspetto che più di tutti ci fa sorridere quando li vediamo, e la loro sostanziale differenza di carattere: uno è estremamente saggio e funge un pò da "capofamiglia", un altro, al contrario, è decisamente sciocchino, nel senso che crede di essere il più bravo in tutto, è presuntuoso e, dei tre, il più antipatico. Infine l'ultimo è timidissimo, e molto ingenuo, la sua testa è sempre tra le nuvole, a volte lo troviamo girovagare nel bosco che sogna ad occhi aperti affascinato da qualsiasi cosa veda per la prima volta.
La scorsa settimana un folletto, forse geloso di questa loro profonda amicizia, ebbe la stupida idea di entrare nel loro orticello e di calpestare con violenza tutte le pianticine che stavano crescendo. Pensava di metterli un pò l'uno contro l'altro qualora si fossero addossati la responsabilità di tale "disastro", invece i tre si misero subito al lavoro per salvare il salvabile.
Nel risistemare il terreno trovarono un ciondolino che apparteneva al folletto, smascherandolo.
Corsero quindi al villaggio e, di fronte a tutti, restituirono il monile al suo proprietario, ma non dissero niente di quello che era successo al loro orto, nonostante tutti ne fossero a conoscenza.
Stamani, di buon ora, mi sono avvicinato a casa loro, volevo curiosare un pò e vedere se veramente erano riusciti a rimmettere tutto in ordine.
C'erano solo due dei tre gnomi, seduti a terra che parlavano tra loro, erano quello più sciocchino e quello ingenuo.
Lo sciocco insisteva nel dire che quello che era successo se lo era legato al dito "quello là non lo perdono, e non mi dimenticherò certo di quello che ci ha fatto"
L'altro, l'ingenuo, invece era di parere opposto "ma dai, che ti importa, io l'ho già perdonato, e mi sono anche già dimenticato quello che ci ha fatto".
E' stato in quel momento che è arrivato il terzo, quello più saggio, ed i due amici si sono rivolti a lui chiedendo chi avesse ragione.
"Secondo me avete entrambi ragione e torto al tempo stesso" sentenziò "per quanto mi riguarda, ho capito il motivo per il quale lo ha fatto, io l'ho perdonato"
"Hai visto ?" fece l'ingenuo allo sciocco " lo sapevo che facevo bene a perdonarlo!"
"Certo" replicò il saggio " l'ho perdonato, però non dimenticherò quello che ci ha fatto ..."
Tutti però si chiedono come sia possibile una serena convivenza tra tre persone così profondamente diverse per come effettevimente loro sono.
Diversi in tutto, fisicamente uno è alto, l'altro è basso, il terzo grassoccio.
Indossano sempre abiti di colore diversi tra loro.
Ce ne è uno che è un gran dormiglione, mentre gli altri due sono mattinieri.
Amano la buona tavola, ma i loro gusti sono anch'essi diversi. chi mangia il pesce, chi la carne, chi solo verdure ...
Nonostante questo nessuno li ha mai visti discutere tra loro.
Ma l'aspetto che più di tutti ci fa sorridere quando li vediamo, e la loro sostanziale differenza di carattere: uno è estremamente saggio e funge un pò da "capofamiglia", un altro, al contrario, è decisamente sciocchino, nel senso che crede di essere il più bravo in tutto, è presuntuoso e, dei tre, il più antipatico. Infine l'ultimo è timidissimo, e molto ingenuo, la sua testa è sempre tra le nuvole, a volte lo troviamo girovagare nel bosco che sogna ad occhi aperti affascinato da qualsiasi cosa veda per la prima volta.
La scorsa settimana un folletto, forse geloso di questa loro profonda amicizia, ebbe la stupida idea di entrare nel loro orticello e di calpestare con violenza tutte le pianticine che stavano crescendo. Pensava di metterli un pò l'uno contro l'altro qualora si fossero addossati la responsabilità di tale "disastro", invece i tre si misero subito al lavoro per salvare il salvabile.
Nel risistemare il terreno trovarono un ciondolino che apparteneva al folletto, smascherandolo.
Corsero quindi al villaggio e, di fronte a tutti, restituirono il monile al suo proprietario, ma non dissero niente di quello che era successo al loro orto, nonostante tutti ne fossero a conoscenza.
Stamani, di buon ora, mi sono avvicinato a casa loro, volevo curiosare un pò e vedere se veramente erano riusciti a rimmettere tutto in ordine.
C'erano solo due dei tre gnomi, seduti a terra che parlavano tra loro, erano quello più sciocchino e quello ingenuo.
Lo sciocco insisteva nel dire che quello che era successo se lo era legato al dito "quello là non lo perdono, e non mi dimenticherò certo di quello che ci ha fatto"
L'altro, l'ingenuo, invece era di parere opposto "ma dai, che ti importa, io l'ho già perdonato, e mi sono anche già dimenticato quello che ci ha fatto".
E' stato in quel momento che è arrivato il terzo, quello più saggio, ed i due amici si sono rivolti a lui chiedendo chi avesse ragione.
"Secondo me avete entrambi ragione e torto al tempo stesso" sentenziò "per quanto mi riguarda, ho capito il motivo per il quale lo ha fatto, io l'ho perdonato"
"Hai visto ?" fece l'ingenuo allo sciocco " lo sapevo che facevo bene a perdonarlo!"
"Certo" replicò il saggio " l'ho perdonato, però non dimenticherò quello che ci ha fatto ..."
Anche mio zio lo dice sempre: "Io perdono, ma non dimentico".
RispondiEliminaMa io non ci riesco proprio: al momento del perdono, mi dimentico di ciò che è accaduto.
Sarà forse a causa della mia ingenuità? ;)
IlFioreDelMale
Quello che penso anch'io, perdonare non è sinonimo di dimenticare, ma di accettare senza rancore nè desiderio di vendetta...Credo che la pensiamo allo stesso modo...
RispondiEliminaio.. quando perdono dimentico..
RispondiEliminaeppure non del tutto: all'occorrenza mi ricordo di quanto mi è stato fatto.
interessanti questi 3 gnomi!
un saluto
Nella vita io ho già troppe cose da ricordare ... quello che non serve lo dimentico volentieri, e il rancore è una di quelle cose che elimino volentieri, sottrae tempo alla vita e spazio alla mente ... Forse io sono l'ingenuo!
RispondiEliminaRisultato parziale: Ingenui 3 - Saggi 1
RispondiElimina...
Per me non dimenticare è una questione di sopravvivenza....mai dimenticare quello che abbiamo subito, come neanche quel che ci è stato dato. Questo accade più spesso.
RispondiEliminaCarino il tuo blog, Folletto ;)
...perdonare...sto imparando il significato di questa meravigliosa parola solo ultimamente...io sto perdonando mio padre per uello che mi ha fatto ma non potrò mai dimenticare...eh sì è proprio saggio quello gnomo!!!!!
RispondiElimina