martedì 2 febbraio 2010

8-Il gioco

Sotto i miei occhi una piacevolissima scena, uno di quei momenti per cui vale la pena fermarsi e starsene fermo a guardare.
Un gruppo di bambini stava giocando su un prato verde, da un lato alcune femminucce ognuna con la sua bambola, intente a fare le "donnine".
Alcune alle prese con coloratissimi vestitini, altre che armeggiavano in piccole cucine giocattolo.
I maschietti, poco lontano, imbracciavano le loro mega pistole spaziali, multicolori e dotate di effetti sonori incredibili.
Si rincorrevano inneggiando a personaggi a me sconosciuti.
Le loro gioiose grida riempivano l'aria, le bimbe intanto ridevano di loro non comprendendo tutta quella strana attività.
Una mamma li chiama a raccolta, c'è la merenda da fare.
Uffà ! sembrano pensare sia gli uni che le altre, ci stavamo divertendo ... facciamo presto e ricominciamo.
Nella frenesia, uno dei bambini cade a terra, scoppia a piangere; mi avvicino, niente di grave, solo una sbucciatura al ginocchio, un pò di sangue di colore rosso, rosso vivo.
Improvviso un forte colpo di vento, si alza un pò si sabbia, chiudo gli occhi.
Pochi secondi, sento che la folata è cessata e li riapro, non sono più nel posto in cui ero prima, non devo aver fatto molta strada in così poco tempo, ma non importa, ci sono ancora i bambini, non gli stessi, ma ci sono.
Il prato non è più così verde, ma per il resto tutto sembra uguale: bambine da una parte con le loro bambole, i loro vestitini (come per il prato meno colorati dei precedenti) e le loro pentole, dall'altro i maschi a correre e rincorrersi imbracciando le loro armi ... ed anche queste meno colorate ma molto, molto più rumorose (almeno quello!).
Stesse grida, stessi movimenti, forse meno goliardia, meno gioia nei loro occhi, sono comunque bambini che giocano.
Simpatica coincidenza anche adesso un maschietto cade a terra, ed anche in questa occasione esce del sangue, rosso, rosso vivo.
Strano però, il bimbo non si rialza, e nessuno si cura di lui, non accorre la sua mamma e nemmeno i compagni di gioco.
Il sangue aumenta, è ormai una pozza, ed è rosso, rosso vivo.
Mi avvicino, vediamo se posso essere di aiuto.
Ehi bambino alzati, i tuoi compagni ti stanno aspettando, forza non è niente, sarà la solita sbucciatura.
Non mi risponde, non mi guarda, eppure sento un pianto insistente, anzi più di uno, che provengono dalla zona dove giocano le bambine, mi volto verso di loro e mi accorgo che quelle che pensavo fossero bambole sono, invece, bambini, anch'essi.
Bambine, piccole, che si curano di bambini più piccoli di loro...
Anche il fucile, accanto al bimbo, è molto realistico ... lo tocco, è vero, non è un giocattolo.
Gli altri bambini non stanno giocando alla guerra ... la stanno facendo, e questo bambino, a terra accanto a me, non credo potrà rialzarsi per continuare a farla...
Ma che stà succedendo ?
Dove sono capitato ?
Cosa hanno di diverso questi bambini dagli altri che avevo incontrato prima e che distano solo pochi secondi di volo da qui ?
Non hanno niente di diverso, sono bambini, piccoli, innocenti, ingenui, con occhi che esprimono solo voglia di vivere.
A guardar bene una differenza ci sarebbe, ma non posso credere che possa essere questo il motivo di sittanta disparità: questi bambini, diversamente dagli altri, hanno la pelle nera, anche se il loro sangue è ugualmente rosso, rosso vivo.
Non riesco a trattenere le lacrime, mi sento impotente.
Ma non resterò a guardare.

7 commenti:

  1. I bambini soldato...ho sempre provato un senso di angoscia nel vedere quelle immagini,nel conoscere questa realtà.Provare angoscia non è però un buon motivo per voltare la testa dall'altra parte.
    Brutta bestia l'ignoranza,e il silenzio che la nutre...

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  2. Brava!
    Hai capito il concetto, ma non immagini quante teste voltate dall'altra parte ho incontrato, incontro ed incontrerò.
    E non sò mai se mi fanno più schifo gli "uomini" che ce li mandano, o quelli che fanno finta che non ci siano .....

    ps ho virgolettato la parola UOMINI, perchè non trovavo un termine adatto, "bestie" mi sembrava riduttivo ed offensivo per il mondo animale ....

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  3. Ieri hai guardato come me, Blood Diamond.. Ne sono certa, anch'io sono rimasta scioccata, l'avevo già visto.. Ma rivederlo mi ha regalato solo tanto dolore all'anima.. Non posso ancora credere che a tanti bambini venga negata l'infanzia e l'innocenza di vivere... Qusti dolcissimi e bellisimi bambini che vengono rapiti alle loro famiglie, per essere cresciuti come dei piccoli soldati ai quali vengono donate armi da imbracciare per uccidere dei loro simili... E' orrbile!! Ma è orribile sapere che tutto questo è dovuto soprattutto a noi occidentali, che mettendo piede nelle loro terre abbiamo la "prepotenza" di togliergli tutto quello che hanno... Nel film si parlava dei diamanti... Noi sappiamo che sono di valore e per questo li sfruttiamo affinchè loro li estraggano dall'acqua fangosa per donarli a noi che ne facciamo dei lucenti gioielli da vendere e poi indossare per sentirci importanti!!
    Per fortuna io non ho mai ricevuto un diamante e mai ne vorrò uno....
    gLI Rubiamo e togliamo oltre Ai beni che appartengono alla loro terra, anche la loro stessa VITA...!!!!!!!!!!

    CHE VERGOGNA....

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  4. Vuoi ridere (e forse stupirti) mia dolcissima Mimì ?
    No ! Ieri non ho visto Blood Diamond ... il mio mondo reale è MOLTO diverso da quello del blog.
    Però, come spesso mi accade, la notte la passo a pensare (anche se preferisco dire "a viaggiare con il pensiero") invece che a dormire, e questa notte la mia mente non faceva altro che proiettarmi le immagini che poi, stamani, ho descritto nel post.
    Non sapevo il perchè, fino a che non ho letto il tuo commento, forse ne sei rimasta talmente colpita tu che, inconsciamente, mi hai trasmesso le tue angoscie .... magie del mondo dei folletti e delle fate...

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  5. Allora anch'io sono un pò un folletto o una piccola fata.. Io mi sento una rondinella..
    Una rondinella che volteggia nel suo amato cielo azzurro tra le soffici nuvole di zucchero filato!!

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  6. quanta verità in queste tue parole.. piango.. ma questo non basta.. bisogna fare qualcosa. è straziante per me vedere foto di questi bambini o anche semplicemente pensarci. è insopportabile il dolore che scatenano dentro di me.
    bambini, non sono altro che semplici bambini. come quelli che ogni giorno vediamo attorno a noi. bambini a cui, però, è stata negata ogni possibilità di essere felici, di vivere una vita come tanti altri. bambini innocenti. piccoli esseri umani.
    quanta rabbia!
    questo post è stupendo. veramente. complimenti.
    grazie per il commento che mi hai lasciato, mi ha fatto piacere. coincidenza, anche io nel io ultimo post ho parlato di bambini..
    ciao

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  7. Per Mimì: ... allora occhio ! Non vorrei che svolazza qua, svolazza là ... ci sbattessimo una testata uno contro l'altra.


    Per FrammentoDiCristallo: si, bisogna fare qualcosa! E di sitemi ce ne sono tanti.
    Sono contento che il mio commento ti sia piaciuto (anche se non so quale dei due ...)
    Adesso mi vado a leggere il tuo ultimo post sui bambini, mi hai già incuriosito.

    Per tutte e due: certo che quel tasto "segui" fa proprio miracoli !!!!!
    Possibile che in tre abbiamo pensato allo stesso argomento nello stesso momento .... io pensavo di sostenere solo il blog !
    Due baci (uno per una)

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