giovedì 25 dicembre 2014

219 - Il giorno ZERO



 

Ringrazio infinitamente Sciarada e Graziana che hanno fortemente voluto che "chiudessi" la splendida iniziativa del "Calendario dell'Avvento" (che in questo modo si allunga fino al giorno "zero"), non nascondo che mi sento un po' un intruso …

Ma quando due grandi amiche come loro chiamano ... come non rispondere?

Ormai di "Avvento" non si parla più, l'attesa è finita … quindi preparatevi a qualcosa di straordinario, fantastico e magico (ricordate queste parole!): vi racconto infatti cosa è successo, stanotte, nel mio bosco natio.

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Da alcuni giorni nell'aria c'era un qualcosa che ci rendeva tutti stranamente agitati, non sapevamo esattamente cosa e perché, ma i nostri umori sbalzavano continuamente; momenti in cui eravamo felici e allegri che si alternavano ad altri che ci vedevano pensierosi e intimoriti.

Anche gli animali, che riescono stranamente a "sentire" prima di noi i cambiamenti che stanno per avvenire, mostravano sospetta irrequietezza.

Ieri sera, al calar del Sole, questa sensazione si è amplificata, nell'attimo in cui la calda luce del nostro raggiante amico ha fatto spazio a quella, sinceramente un po' più freddina, dell'amica Luna ci siamo tutti guardati negli occhi e, senza bisogno di proferire parola, abbiamo capito che quel "qualcosa" stava finalmente per accadere.

Finito il pasto serale, quando usualmente nel nostro villaggio tutti noi piccoli andiamo a letto, invece di infilarci dentro le coperte abbiamo sentito il bisogno di uscire in strada con le nostre ocarine.  Ma la cosa ancor più strana è stata che i nostri genitori invece di arrabbiarsi (come sempre fanno …) sono usciti con noi ed hanno cominciato a cantare.

Stavamo improvvisando  una festa, una bellissima festa, con luci, musiche e canti … ma nessuno ci sapeva spiegare perché lo stessimo facendo.

Erano ormai alcune ore che ballavamo quando il saggio anziano ha chiesto di poter parlare, le ocarine si sono zittite, le voci abbassate e tutti ci siamo rivolti verso di lui.

"Adesso andate a casa, prendete un oggetto, uno qualsiasi, ed impacchettatelo, con carta colorata e fiocchi vistosi. Quando avrete pronto il vostro regalo tornate qui che andremo a porgere il nostro dono".

Tutti sono corsi verso le loro abitazioni, uno di noi si è girato gridando:

"Ma dove andiamo?  A chi dobbiamo portare questi regali?"

"Vedremo"  è stata la pronta risposta del vecchio.

Dopo pochi minuti eravamo tutti nuovamente in strada, ognuno di noi con un pacchetto in mano.

"Adesso aspettiamo, guardando il cielo, lui saprà stupirci" fu ancora il saggio a parlare.

Mancavano pochi minuti alla metà della notte, sopra di noi solo le stelle, nessuno aveva più suonato, cantato o ballato, tutti a naso all'insù fino a quando, all'improvviso, una stella più luminosa delle altre è apparsa ad est.

Abbiamo così deciso di seguirla, era la prima volta che la vedevamo e non poteva essere che quello il segnale che stavamo aspettando.

Formando un lungo corteo di grandi, piccoli ed animali siamo arrivati ai piedi della montagna, era molto freddo e buio ma un improvviso vagito, proveniente da una grotta, ci ha fatto dimenticare tutto e ci siamo messi a correre verso il luogo dal quale ci era parso sentire il pianto del bambino.

Era bellissimo, con capelli biondi ed occhioni grandi e lucidi per le lacrime che stava versando, tremava come una foglia al vento.

Immediatamente due dei nostri animali si sono accucciati vicino al suo giaciglio respirando su di lui per riscaldarlo; qualche secondo ed ha smesso di piangere. 

Accanto a lui un uomo ed una donna, entrambi con aria stanca ma con una strana luce nei loro occhi che infondeva in noi tanta serenità.

Abbiamo lasciato i nostri pacchetti in un angolo della grotta ed abbiamo ripreso a suonare e a cantare, il bimbo biondo si è addormentato (e secondo me anche i suoi genitori).

Adesso siamo tutti ancora qui, davanti alla grotta, nel frattempo è arrivata molta gente anche da altri villaggi ed abbiamo scoperto che anche loro, senza conoscerne il motivo, avevano seguito quella stella luminosa, come noi.

Abbiamo anche deciso di restare qui per qualche giorno, per aiutare i due genitori, che ci sembrano veramente stanchi, ad accudire il bambino, ed anche perché ci hanno detto che entro un paio di settimane arriveranno tre Re da villaggi lontani … urca, non ho mai visto un Re chissà che emozione vederne tre tutti insieme.

Perché siamo qui, sinceramente non so, in fondo abbiamo visto nascere tanti bambini, ma questo deve essere diverso, il Vecchio Saggio dice che potrebbe anche cambiare la nostra vita … chissà, di sicuro vi posso dire che è biondo e bello come il Sole … forse è il Sole …. O forse è suo figlio!

*****

Beh, adesso vi chiederete che cosa c'era di tanto straordinario, fantastico e magico (non vi eravate dimenticati vero?) nel racconto che ho fatto … una enorme banalità … la rivisitazione della Notte di Natale, della nascita di Gesù in un bosco ….

Ed è qui che vi sbagliate, non ho raccontato della nascita di Gesu, o almeno non solo della sua, ma anche di quella di Mitra (degli Induisti Vedici), di Shamash e  di Tammuz (dei Babilonesi), di Utu (Sumeri), di Bacab (Maya), di Viracocha (Inca), di Horus (Egiziani) e di chissà quanti altri, tutti Figli del Dio Sole (il principale Dio di ogni religione del Mondo), tutti nati in una notte nel periodo prossimo al solstizio di inverno che cade a fine dicembre o a fine giugno (a seconda dell'emisfero), tutti, proprio tutti, in una grotta buia e fredda, annunciati da una stella cometa, circondati da animali, contadini e pastori, fino al giorno della visita dei Re …

Forse sarà una coincidenza, ma dai culti di questi popoli discendono tutte le religioni "moderne"…

Perché possono cambiare i paesi, i popoli, gli usi, i costumi, le tradizioni e le religioni, ma per tutti i fanciulli del mondo deve esserci un "Gesù Bambino", figlio del Sole, da festeggiare insieme, il giorno di Natale.

Buon Natale a tutti voi ai quali lascio il "testimone" affinchè l'attesa continui a scaldarci i cuori anche per i prossimi 364 giorni.





31 commenti:

  1. Speranze, gioie, piccole emozioni, accomunano il cammino di tutti i popoli e, come hai bene rappresentato, sono presenti in tante religioni. Esprimono un desiderio, una necessità universali, ed una speranza che nessuno riesce a spegnere.
    Buon Natale a te, a Sciarada,e a tutti coloro con i quali ho avuto l'onore di condividere questa iniziativa.

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  2. Meraviglioso racconto che scalda il cuore!
    Rinnovo gli auguri di Buon Natale!
    Beatris

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  3. I popoli si sono incontrati, si sono raccontati le loro tradizioni e i culti si sono incrociati giungendo a noi ancora carichi di magia e mistero. Grazie Folletto per il regalo che ci hai fatto, buon Natale!

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  4. L'intera umanità fa parte della stessa famiglia!!!
    Buon Natale; non ho mai conosciuto un Folletto, che bello!!!

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  5. Grazie per avermi raccontato questa stupenda storia,
    buon natale Folletto!

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  6. Letto e riletto questa storia, la prima volta alle 24,40 del 25 dicembre e poi nei momenti successivi del giorno.,
    La prima volta mi ha fatto pensare a "Imagine" di Jhon Lennon non so perché ... Poi ho ripensato agli insegnamenti di una vecchia prof che ammoniva: "non esistono false religioni, ma falsi religiosi".
    Non vorrei apparire blasfema, ma io sono affascinata dai riti pagani in quanto nascono da una fede profonda che io non ho ancora raggiunto. La natura in effetti è il primo grande prodigio che generosamente si offre ai nostri occhi, è la prima rivelazione di Dio che solo i puri di cuore possono leggere ed intelligere.Gli antichi induisti, sumeri, egizi .... lo hanno fatto.
    Ed è bene che l'innocenza di tutti i bambini del mondo venga preservata affinché possano festeggiare l'avvento della Luce.

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    1. Ancora Buon Natale Folletto e grazie per questo tuo dono!

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  7. Temevo anche io di sembrare blasmemo postando, propio per Natale, i riferimenti alle altre religioni, ma la "pace" dei bambini è veramente universale...
    Grazie ed auguri

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  8. veramente una bella riflessione!

    auguri anche se in ritardo :)

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  9. Per gli auguri non si è mai in ritardo!
    Auguri anche a te!

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  10. Sono felice di rileggerti, sono felice di sentire ancora il tepore dolce dei tuoi racconti. Buone feste, di cuore!

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    1. Pari alla gioia di averti qui a commentare.
      Buone feste anche a te

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  11. Ciao Folletto.
    Non si poteva coronare meglio di così la chiusura del calendario dell'Avvento.
    Che per tutti i popoli del mondo con le proprie credenze guardino sempre e comunque verso la luce, basta buio ed ombre.
    Buone feste e grazie!

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    1. Ed allora armiamoci di torce, candele e lanterne e facciamogli vedere chi siamo!

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  12. Un abbraccio e buona serata Folletto del Vento!
    Beatris

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  13. Il bosco è magia ed i folletti ne conoscono i misteri:così ci possono raccontare dell'uomo,delle sue debolezze,della sua necessità di rapportarsi alla divinità per ciò che da solo non può spiegare e capire.Per i bambini è più facile,guardano con meraviglia e stupore il mondo ed i suoi Eventi,non conoscono alcuna differenza.

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    1. Forse è per questo che i folletti proteggono i bambini ...

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  14. Ciao Folletto, scusa il ritardo, ma ho avuto qualche problema. Ottimo il tuo post e mi piace in modo particolare l'ultima frase dove si capisce che nel tuo "bosco" non ci sono lotte di religione come purtroppo succede nel resto del mondo. Cercherò di entrare più spesso in questo meraviglioso bosco. Natale è andato ed allora tanti auguri di un felice 2015.

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    1. Buon 2015 anche a te!
      Comunque anche nel nostro bosco a volte litighiamo, ma dura poco e poi facciamo pace!

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  15. mi ha incuriosito il tuo nome: folletto del vento, come mai questa scelta? Il tuo blog mi piace. Ti aspetto da me.

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    1. Ciao Stefania, come potrai leggere anche nel mio profilo, Basadone nella tradizione popolare è un folletto dispettoso che odia noia e tristezza.
      La sua "mansione" è quella di trattenere i fanciulli nelle loro case quando, a loro insaputa, si stà avvicinando una bufera.
      E' stato un caso ... ma rispecchia molto ciò che sono.

      Ed adesso vengo a trovarti ... portato dal vento ovviamente

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