venerdì 3 dicembre 2010

182-Solitudine

Brutte giornate in questo periodo, la pioggia ed il freddo obbliga un pò tutti gli abitanti del villaggio a rimanere ognuno dentro la propria casa.
Armato di cappuccio, e sfidando l'umidità, mi sono comunque deciso ad uscire per fare un giro.
Avvicindandomi ad una finestra ho sentito un lamento, un piagnisteo.
Era un ragazzo, solo nella sua stanza, che si stava tremendamente annoiando, non riusciva a stare fermo un istante, si sedeva sul letto per poi rialzarsi subito, prendeva un libro dallo scaffale, ma poi, senza nemmeno aprirlo, lo appoggiava sulla scrivania.
Si stava lamentando, ad alta voce, perchè non riusciva a sopportare tutta quella solitudine.
Continuando nella mia passeggiata, poco più in là, sotto un portico, un vecchio seduto su una fredda panchina, se ne stava anche lui solo soletto a guardare nel vuoto. Aveva un giornale in mano, ma credo non fosse stato nemmeno aperto.
Il suo sguardo era sereno, ed un compiaciuto sorriso illuminava il suo volto.
Eppure anche lui stava vivendo un momento di solitudine come il ragazzo che avevo visto poco prima, ma la sua reazione era decisamente diversa.
Avrei voluto ghiedergli il perchè, seppur solo, non si stesse annoiando, ma temevo di disturbare quel momento tutto suo e mi sono allontanato.
Come sempre il mio amico vento, intuendo le mie perplessità, è venuto in mio aiuto ed ha fatto in modo che un foglietto abbandonato mi planasse davanti fermandosi ai miei piedi.
Una scritta, sbiadita dalla pioggia battente: "Vivo in quella solitudine che è penosa in gioventù, ma deliziosa negli anni della maturità. (Albert Einstein)"

10 commenti:

  1. spettacolo... sei il mio folletto saggio

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  2. io la solitudine l'ho sempre vista come un'amica, ma conosco persone che cadono in uno stato di depressione e tristezza per me inconcepibile proprio per il fatto di essere sole. Ma io credo anche di essere nata vecchia.

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  3. In questi giorni io sento proprio il bisogno di solitudine, mi manca profondamente.
    Buon fine settimana

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  4. "Soli veniamo al mondo e soli ce ne andiamo. Ma il tempo che passiamo in questo mondo val la pena di trascorrerlo con gli altri."

    Fumetto X-Men, la morte di Illyana Rasputin

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  5. Secondo me il modo di vedere la solitudine non sta nella giovinezza o nella vecchiaia, ma nello spirito di una persona.
    Esistono persone che proprio non ce la fanno a stare da sole, hanno sempre bisogno di qualcuno accanto, e persone che amano avere i loro spazi e concedersi qualche attimo per loro conto.
    Non c'è nulla di sbagliato in nessuno dei due modi di essere, sono semplicemente... diversi.
    Un abbraccio
    IlFioreDelMale

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  6. La conosco bene... quella solitudine ormai non riesco ad abbandonarla... per anni ho tentato di fuggirle, ora non riesco a staccarmene, oggi è parte di ciò che sono!

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  7. Amo stare con gli altri, ma amo anche la solitudine... stare in silenzio e meditare, riflettere...
    Ciaooooo

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  8. fermo restando che è troppo bella la compagnia e che ci sono modi e modi di stare con gli altri, è importante secondo me stare anche bene soli con sé stessi.
    A prescindere dall' indole che ci fa introversi e inclini alla solitudine o estroversi, lo stare con sé stessi è una dimensione che tutti dovremmo imparare. Il discorso è sempre quello: le contrapposizioni non dovrebbero escludersi, ma implicarsi godendo dell' una e dell' altra dimensione.

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  9. Interessante caro Folletto del vento. Un caro saluto dal folletto delle fragole

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  10. Bussola, grazie, ma i saggi sono quelli che incontro sulla mia strada ...

    Monica, non si nasce vecchi, e non sempre "vecchiaia" significa la stessa cosa!

    Emanuela, grazie anche a te.

    Exodus, dipende da chi sono gli "altri"

    IlFioreDelMale, niente è sbagliato, spoecialmente se ti fa stare bene.

    Dautretemp, in amore vince chi fugge ... forse scappavi per poter essere raggiunta.

    Mariabei, idem, ciao!

    Graziana, sono un esempio vivente di contrapposizioni.

    LaMaja, grazie del passaggio, ricambierò

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