Sono appena tornato da uno dei miei viaggi esplorativi, come sempre accompagnato dal vento che in questi giorni non si sottrae ai suoi impegni.
Al mio ritorno mi sono incontrato con un amico che stà passando un periodo non molto felice.
"Sono stanco di questo posto" mi fa "devo cambiare aria, voglio partire, fare un viaggio, lontano, lontanissimo, e stare via per mesi e mesi"
Capivo benissimo cosa voleva dire, il cambiare aria anche a me spesso serve per stemperare le tensioni quotidiane, ma non comprendevo il perchè del "grande" viaggio.
"Fai come me, parti, fatti un giro, poi torni per riposare un pò, e quando vuoi riparti. Perchè allontanarti così tanto ?"
Adesso era lui che non capiva me "ma come fai ad accontentarti di questi viaggetti" mi ha chesto "io voglio la mia grande occasione, e fino a che non si presenterà, non vedo perchè sprecare tempo in piccole cose".
Non ho insistito perchè, fondalmente, non mi sento tuttora in grado di giudicare se ha ragione chi come lui che aspetta la grande occasione oppure se ce l'ho io che, come dice il mio amico, "perdo tempo in piccole cose".
Capisco che sia molto soggettivo, ma personalmente mi sono sempre detto che se volevo godere di un pò di felicità e di divertimento, avrei dovuto accontentarmi delle piccole gioie quotidiane, piuttosto che ricercare eccessivamente la grande occasione, perchè questa potrebbe anche non capitarmi mai ...
Al mio ritorno mi sono incontrato con un amico che stà passando un periodo non molto felice.
"Sono stanco di questo posto" mi fa "devo cambiare aria, voglio partire, fare un viaggio, lontano, lontanissimo, e stare via per mesi e mesi"
Capivo benissimo cosa voleva dire, il cambiare aria anche a me spesso serve per stemperare le tensioni quotidiane, ma non comprendevo il perchè del "grande" viaggio.
"Fai come me, parti, fatti un giro, poi torni per riposare un pò, e quando vuoi riparti. Perchè allontanarti così tanto ?"
Adesso era lui che non capiva me "ma come fai ad accontentarti di questi viaggetti" mi ha chesto "io voglio la mia grande occasione, e fino a che non si presenterà, non vedo perchè sprecare tempo in piccole cose".
Non ho insistito perchè, fondalmente, non mi sento tuttora in grado di giudicare se ha ragione chi come lui che aspetta la grande occasione oppure se ce l'ho io che, come dice il mio amico, "perdo tempo in piccole cose".
Capisco che sia molto soggettivo, ma personalmente mi sono sempre detto che se volevo godere di un pò di felicità e di divertimento, avrei dovuto accontentarmi delle piccole gioie quotidiane, piuttosto che ricercare eccessivamente la grande occasione, perchè questa potrebbe anche non capitarmi mai ...
E' vero, stare ad aspettare la grande occasione non serve a nulla, perchè potrebbe non arrivare o peggio, potremmo non essere in grado di riconoscerla, ammesso che esista in termini di "grande". Forse sarebbe più corretto dire "unica", ma il discorso è lo stesso.
RispondiEliminaPuò succedere anche che riconosciutala, si venga presi da terrore, perchè la si desiderava tanto ma non si credeva veramente che sarebbe arrivata, e così la si lascia andare.
E' un pò la metafora della coda che facevi nell'ultimo post: la felicità non la si insegue. E non bisogna neanche stare seduti ad aspettarla.
La gioia è sempre nascosta nelle piccole cose, secondo me.
Ci consola nell'eterna attesa della famosa grande (unica) occasione.
Ciao Folletto ;)
Ci sono momenti nella vita in cui siamo pronti per qualcosa di grande e di diverso e il poco che abbiamo non ci basta più.
RispondiEliminaE' successo anche a me, fino a che ha fatto irruzione nelle nostre vite qualcosa che non avrei mai immaginato, e quel qualcosa di grande si è dissolto trasformandosi in accettazione, amore per le piccole cose.
Buona serata Folletto.
Anche io come te preferisco godere delle piccole gioie e felicità: mi danno tanto, riempiono cuore e vita, le sento vere e soprattutto mie. Mi chiedo però se questo atteggiamento a volte mi impedisce di puntare in alto, di alzare lo sguardo oltre l'orizzonte: adesso sono felice, ma forse un giorno lo rimpiangerò?
RispondiEliminaBuongiorno Folletto, io sono una di quelle che non crede alle grandi occasioni, credo nelle persone capaci di creare grandi cose nella banalità della vita quotidiana, capaci di strappare un sorriso tra le brutture che fanno venir voglia di piangere e consapevoli che la vita va vissuta perchè passa velocemente!
RispondiEliminaP.S. un'amica mi ha donato un premio, ho deciso di estenderlo a tutti, credo appartenga anche a te, visto la luce che splende nel tuo blog, se hai voglia prendilo!
Le grandi occasioni non cadono dal cielo come pioggia o neve. Non sempre, almeno. Il più delle volte sono frutto di tanto impegno e lavoro, un progetto, un'idea alla base. A volte è una congiuntura di strade che si incrociano. Andare a zonzo senza meta e senza un filo conduttore può portarti su tante strade, però, secondo me, non basta affidarsi al caso.
RispondiEliminaMeglio assaggiare tante piccole cose deliziose piuttosto che aspettare di abbuffarci e magari non rimanere soddisfatti... ma questo non vuol dire smettere di sognare, anzi... io sono una grande sognatrice... ma nel frattempo che i miei sogni si realizzino, mi ubriaco di tutte quelle piccole cose meravigliose che mi capitano.
RispondiEliminaTi auguro un pò di pace in questi ultimi frenetici giorni prenatalizi :-D
Infondo le così tante piccole gioie della vita fanno della stessa vita una grande occasione!
RispondiEliminaE' proprio nel fatto di aspettare la grande occasione che finiamo per perderci tutti i piccoli miracoli della vita...
Un bel sorriso!
# Emanuela:
RispondiEliminahai mai sentito qualcuno rimpiangere un momento di felicità?
Quando succede è colpa del solito, fastidiosissimo intruso: il senso di colpa, quello che se lo conosci lo eviti, se non lo eviti non puoi godere di alcuna felicità.
Io credo nella grandissima occasione: sono nato.
Ciao!
Io ho capito una cosa fondamentale: tutti aspettiamo la grande occasione e speriamo in qualcosa che possa rivoluzionare la nostra vita in positivo o almeno ravvivarla un po' rispetto alla monotonia della routine. Però bisogna mettere in conto che non sempre arriverà...quindi l' attesa si trasforma in sentimento negativo per un'occasione che aspettiamo invano e ci lascia in una situazione di stallo, come tutte le attese del resto. L'unico rimedio contro lo stallo è apprezzare quelle piccolissime cose che ci accdono ogni giorno, anche se ci sembrano troppo piccole per gioire. Poi magari arriva anche la grande occasione...ma intanto non abbiamo sprecato le piccole grandi cose che si muovono attorno a noi. Da quando provo a farlo, credo di non aver più passato un giorno caratterizzato da quella tristezza senza motivazioni (causata da noia, preoccupazioni astratte e quindi senza un reale fondamento). Grazie per questa riflessione :)
RispondiEliminaNon credo ci possa essere un metro per misurare una grande occasione. Credo ci siano state persone vicinissime ai grandi fatti della storia e che a stento se ne siano accorti, mentre ce ne sono altri che da una chiacchierata a cena riescono a far discendere spunti, intuizioni, repliche.
RispondiEliminaSono sempre più convinto che il carattere epico delle cose dipenda da noi. E' nel racconto che costruiamo e che poi ci forgia a sua volta che si nascondo le grandi cose.