lunedì 29 novembre 2010

181-Consiglio dil nonno

Quando ero piccolo smaniavo per diventare un "ometto", studiavo i comportamenti del babbo per imitarlo, il suo modo di parlare, il suo atteggiamento.

Quando i grandi parlavano tra loro, cercavo sempre di entrare nel discorso, per poter esprimere anche io qualcosa, ma spesso non sapevo nemmeno di cosa parlassero ...

Fingedo di essere interessato, e di capirci qualcosa, leggevo anche il giornale che tutti i giorni trovavo sul tavolo di cucina.

E sempre, quando lo facevo, c'era mio nonno che ridacchiava divertito, talvolta mi chiamava, mi faceva sedere sulle sua ginocchia ed accarezzandomi la testa mi diceva: "non è tenendosi in punta di piedi che si cresce".

Sono passati anni, credo valga ancora il suggerimento.

12 commenti:

  1. :) sempre saggi i nonni... chissà se la regola vale anche per i tacchi?

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  2. I nonni sono fondamentali. E' un suggerimento molto importante e molto utile, sempre. Soprattutto quando bisogna stemperare l'hibris.

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  3. anche io da piccola preferivo i grandi... mi davano protezione....

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  4. La mia tendenza adesso è quella di piegare le gambe...per tornare alla statura di "bambina" ;-)

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  5. Caspita...
    Quante volte nella mia vita mi sono alzato e ancora adesso mi alzo in punta di piedi...

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  6. La saggezza degli anziani, che cosa preziosa da salvaguardare, peccato che troppo spesso venga ridicolizzata.

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  7. Bellissima frase. L'umile saggezza di una volta...

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  8. Mio nonno era sordo, irascibile, geloso delle sue cose, testardo e malfidente. Dato che vivevamo insieme in certi periodi ci facevamo giocate a dama di parecchie ore. Sono tra i più bei ricordi della mia vita.

    Non mi dava consigli, era sordo, ogni tanto mi apostrofava con un epiteto che tradotto in italiano dovrebbe dare qualcosa come "bestia da dirupo". Quando gli è venuto l'halzeimer e ha cambiato personalità ho scoperto quant'era bello prima avere quel vecchiaccio irascibile in giro, invece di quello che stava poi diventando.

    Adesso è morto. Non ho mai sperato che fosse diverso da com'era. Forse perché i bambini sanno accettare meglio degli adulti.

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  9. Ciao Folletto, che ironia, i bambini scalpitano per diventare adulti e gli adulti bramano per ridiventare bambini, non riusciamo mai ad essere soddisfatti di cio che siamo!
    Che ci sia un gene dell'insoddisfazione in noi e si nasconda nei meandri del genoma umano?

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  10. ... io mi sto chiedendo adesso perchè ho sempre camminato in punta di piedi.
    non riesco a fare diversamente se sono scalza...
    :)

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  11. se sei tu il folletto del vento mi sa che devi leggere qualcoa da me :)

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