Un saluto a tutti coloro che hanno partecipato a questo splendido Avvento ed un augurio di buion Natale.
Ecco al mia finestrella:
Li avevano avvertiti!
" Tra pochi giorni avverrà qualcosa di magico e bello che coinvolgerà
tutti gli abitanti del bosco. Ai grandi porterà pace, per i più piccoli sarà
invece un momento di gioia. Non importa se siete gnomi, folletti, fate,
elfi, trolls o animali, l'evento
coinvolgerà tutti e tutti vi potranno partecipare."
Erano stati chiari e precisi!
"Informate gli abitanti di ogni bosco che conoscete e dite ai loro
di spargere più possibile la lieta notizia. Nessun bosco, nessun suo
abitante, dovrà mancare all'evento. Tutti, ma proprio tutti, lo devono sapere
per tempo."
Avevano dato anche qualche
consiglio!
"Affinchè sia facilmente riconoscibile, rendete il vostro bosco bello e luminoso: davanti ad ogni abitazione
mettete un alberello e chiedete alle lucciole di illuminarlo per tutta la
notte: sarà li che i piccoli, al mattino, troveranno sorprese e raglali."
Il problema fu però un altro: tutti
furono presi dalla frenesia e cominciarono a prepararsi per i festeggiamenti,
il villaggio fu tirato a lucido, non era mai stato così bello, pulito, colorato
e luminoso. Davanti ad ogni porticina era
stato messo un simpatico alberello e tutte le sere, come richiesto, le lucciole
danzavano intorno ai rami, instancabilmente, per tutta la notte.
E poi tutti cantavano, tutti
ridevano, tutti erano gentili e felici. Ma nessuno si era ricordato di
avvisare gli abitanti degli altri boschi vicini … nella concitazione dei
preparativi nessuno si era ricordato che l'evento doveva essere annunciato e
condiviso.
Mancava solo una notte, domani
sarebbe stato il giorno!
I vecchi saggi si riunirono
d'urgenza senza però riuscire a trovare il
modo per contattare, in una sola notte, tutti gli abitanti degli altri boschi: nemmeno il più veloce dei cavalli sarebbe
riuscito, in così poco tempo, a raggiungerli.
"Se non riusciamo ad andare noi da tutti loro, facciamo in modo che
siano loro a venire da noi: troveranno il nostro villaggio già addobbato, con
le luci, con i colori e festeggeranno
assieme a noi"
"L'idea non è male, ma come facciamo a chiamare tutti ed a convincerli a
venire qui da noi?"
Erano saggi, ma anche loro
avevano dei limiti … quei limiti che i più piccoli invece non hanno e che sono
annullati dalla fantasia: non molto
distante, nascosto dietro una roccia, un piccolo folletto aveva assistito alla
discussione e, capito il momento di stallo, decise di intervenire:
"Se creassimo una luce nel cielo, più grande e più luminosa di una
stella, questa potrebbe attirare l'attenzione degli abitanti degli altri boschi.
Se poi questa luce la facessimo correre nella notte fino al nostro villaggio,
tutti potrebbero seguirla ed arriverebbero in tempo per festeggiare insieme a
noi"
Ai saggi non piace che le idee
vengano agli altri ….
"Siamo abitanti del bosco, mica maghi! Come potremmo creare questa "meravigliosa"
luce?"
So io come fare, disse il
folletto, seguitemi e vi porterò da chi può aiutarci.
Il gruppetto camminò nel bosco
fino ad una piccola grotta all'ingresso della quale il piccolo folletto si
fermò ed iniziò a chiamare:
"Carina! Carina dove sei"
È una mia amica, disse
rivolgendosi ai saggi strizzando l'occhio, Carina è il suo nome ed è una fata
che …
In quel momento dall'oscurità usci
la fatina e tutti rimasero a bocca aperta. Il perché si chiamasse Carina non
sfuggi a nessuno, ma quello che era ancor più sbalorditivo era l'accecante
bagliore che usciva dai suoi occhi, due stelle, due diamanti, due fari nella più
buia delle notti …
Il folletto parlò per pochi
minuti all'orecchio della fatina poi lei lo guardò, gli sorrise e con un cenno
del capo annuì.
La videro sparire tra le folte
chiome degli alberi per poi rivederla comparire molto più in alto nel cielo;
era veramente la più bella e la più luminosa di tutte le stelle.
Vagò per tutta la notte, si
fermava sopra un villaggio, attirava l'attenzione degli abitanti e li
accompagnava da noi, poi via, verso un altro bosco.
Già alle prime ore del mattino
era riuscita a portarli tutti e per magia sotto gli alberelli furono trovati
regali e sorprese per i più piccoli, da ovunque loro arrivassero.
Finalmente erano tutti insieme
per fare festa.
Finalmente era Natale.
Grazie Fata Carina, sarei sempre la nostra Cometa.
(Alcuni studi ci indicano le
comete come "portatrici di vita" in quanto nelle polveri che caratterizzano
le "code" sono state individuate molecole organiche … chissà se è
vero, comunque sia, quando una
"cometa" appare nel tuo cielo, è sempre per portarti
"vita".)