sabato 29 maggio 2010

121-La ferita

Non molto alto, robusto, non lo avevo mai visto nel villaggio, era seduto tra le radici di una grande albero.
Si stava massaggiando un braccio, che presentava un grosso livido ed una profonda ferita da quale usciva un pò di sangue.
"Che ti è successo"
"Niente, non ti preoccupare, solo un graffietto. Correvo senza fare attenzione a dove mettevo i piedi, e sono inciampato su queste radici affioranti. D'ora in poi me ne ricorderò!"
Mi offrii di andare a prendere un pò di acqua per lavare la ferita ed una benda per coprirla.
"Grazie, ma porta solo l'acqua, nessuna benda, voglio lasciare la ferita aperta, anche se uscirà del sangue, entrerà un pò di saggezza".

5 commenti:

  1. Non ho capito il "salto logico",però fa niente!!
    Sono un pò stordita...Però mi piace lo stesso l'idea!=)

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  2. talvolta capita di correre senza badare al percorso. Di cadere e di farsi male.
    Però è vero: dalla ferita aperta entra saggezza. Forse.

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  3. Per essere così saggio hai collezionato molte ferite? Mi stupisci sempre Folletto... Un saluto grande...

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  4. Ma è anche vero che l`uomo è lunico animale che inciampa 3 volte sulla stessa pitra . Buona notte

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  5. Mynameis..., non ti preoccupare, sotto esame succede sempre così!

    Occhi di Notte, faremo più attenzione in futuro ...

    Ele, purtroppo si, carissima, qualche ferita l'ho collezionata.

    Demetra, vero anche questo, che gli altri animali siano leggermente più "saggi" di noi?

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