martedì 25 maggio 2010

117-Angeli

Il vento soffiava più forte del solito ed ho fatto fatica a mantenere l'equilibrio sulla foglia sulla quale mi stavo facendo trasportare. Sta di fatto che mi sono ritrovato in un bosco lontano dal mio anche se, a prima vista, sembrava molto simile.
Alberi, animali, piante e fiori, tutto proprio come da me, ed anche un carinissimo villaggio nel quale mi sono curiosamente addentrato.
Erano tutti molto sorridenti e gentili, anche con me, pur non conoscendomi.
Da più di uno sono stato invitato a prendere un tisana rinfrescante, moltio si sono soffermati con me a parlare a ridere e scherzare.
Era un bel villaggio, molto ordinato, decisamente in "sintonia", splendida la gente che lo abitava.
Si era fatto tardi, mi sono quindi incamminato sulla via del ritorno, appena uscito dl paese mi sono voltato, come a voler rivolgere un ultimo saluto a tutti coloro che mi avevano fatto compagnia.
E' stato in quel momento che ho visto, appeso ad un albero, un cartello di "benventuo".
Un pezzo di corteccia, liso, con una scritta incisa, un pò sbiadita dal tempo.
"Non è necessario varcare la porta del Paradiso per incontrare gli angeli"

5 commenti:

  1. Ma che belle queste storie! esistesse un posto pieno di angeli ci andrei subito, nel mio mondo bisogna guardarsi sempre le spalle e alla fine si finisce per non capire chi veramente conta...

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  2. questo è un posto in cui rifugiarsi..........

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  3. Bello girovagare per boschi, si fanno incontri particolari, e i tuoi incontri sono sempre molto speciali. Direi che più che girovagare conta il cuore con cui si girovaga ... anche se dai tuoi racconti sembra che il vento abbia una certa importanza ...

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