Tu come vorresti essere?
Di solito questa domanda viene
rivolta ai piccoli del villaggio e le risposte sono sempre molto "fantasiose"..
Da chi non ha ancora vissuto
esperienze, come appunto una giovane mente, ci si può aspettare di sentirsi
dire "l'astronauta" oppure "il
pilota" o anche "la Principessa", mai sentita una bimba
rispondere "la segretaria" o un bimbo "il facchino"
Questa volta però la domanda era
stata rivolta ai grandi, menti e corpi sui quali già le esperienze avevano
lasciato le loro indelebili tracce, segni … ferite.
Nessuno slancio di fantasia,
dunque, ma più umili cambiamenti di stato: "se potessi essere diverso da quello che sono vorrei essere …" più
magro, più alta, più paziente, meno ingenua, meno timido … ognuno ammetteva la
cosa di se avrebbe voluto cambiare per essere una persona "nuova".
Tutti, tranne uno che se ne stava
in disparte e sembrava non apprezzare questo gioco che era stato proposto. In
fondo si trattava di un "gioco" ideato li per li solo per passare
qualche minuto ed aspettare l'ora per andare a cena.
"Dai, dicci la tua!" gli altri cercavano di coinvolgerlo
"Non penserai mica di essere perfetto come sei" e giù una
risata "anche tu avrai qualcosa di
te che vorresti cambiare!"
"Per
essere sincero, più che concentrarmi a trovare qualcosa da cambiare di me,
preferirei capire come valorizzare me stesso … così come sono!"
Beh, si era fatta l'ora di cena …
Valorizzare ciò che si è: ossia focalizzarsi sui propri punti di forza e potenziarli. Questo il vero cambiamento auspicato dal tuo racconto, credo. Economizzare tempo e risorse per proseguire una traiettoria già intrapresa. Grazie Folletto e aggiungi pure ...
RispondiEliminaSi Graziana, siamo così, ci piaccia o no, inutile tentare di cambiarci ... molto meglio accettarci e valorizzare quello che di sicuro di buono abbiamo!
RispondiEliminaSono pienamente d'accordo. Non occorre pensare di cambiare ciò che siamo ma apprezzare e valorizzare ciò che abbiamo già.
RispondiEliminaBuon giorno Amico caro
Ciao FDV,
RispondiEliminaoggi si parla tanto di ottimizzazione e poi spesso non siamo capaci di valorizzare le risorse presenti in noi e intorno a noi.
Fata C