"Dai, di qua!"
"No, no, così!"
"Ma come fai?"
La scena era spassosa, e non volevo
perdermela, quindi rimasi appollaiato sul ramo dell'albero sul quale mi ero
arrampicato già alcune ore prima, quando loro ancora non erano arrivati.
Era freddo quella mattina e la brina
scricchiolava sotto i miei piedi, nonostante ciò mi incamminai nel bosco perchè sentivo
l'esigenza di starmene un po' da solo.
Ero andato nel mio solito posto, una
sorta di "pensatoio", dove riesco ad isolarmi da tutto il resto: una
piccola spiaggetta sassosa in riva al fiume che in quel punto rallenta un po'
la sua corsa.
Mi stavo godendo il rumoroso silenzio
del bosco quando arrivararono quei tre folletti, due di loro trasportavano un
tronco sulle spalle, l'altro faceva loro strada e si comportava come se fosse
stato il più "saggio", ma ad essere sincero a me sembrava il più
sciocco.
Poggiato a terra quello che inizialmente
avevo pensato fosse semplicemente un tronco mi accorsi che su un lato era stato
levigato e che i due folletti che lo avevano portato fin li lo stavano mettendo
in acqua, avevano anche due pagaie ...
era una canoa, beh, assomigliava lontanamente ad una canoa.
"Sedetevi sulla parte liscia e pagaiate, vedrete che arriverete al lago
in breve tempo" il folletto saggio/sciocco impartiva consigli e
lezioni come se sapesse realmente cosa essi dovessero fare. Per me non lo
sapeva affatto.
Gli altri due, nel frattempo e non senza
fatica, avevano messo la strana canoa in acqua e vi si erano seduti sopra, uno
di fronte all'altro.
Io non sono un grande esperto, ma non mi
sembrava essere quella la posizione ideale per pagaiare, almeno che uno dei due
non lo facesse e rimanesse a guardare il compagno.
Invece cominciarono a farlo insieme, non
potete immaginare la scena, più si sforzavano e più rimanevano fermi, ognuno
remava contro l'altro ...
Il terzo folletto, rimasto sulla riva ad
impartire i suoi saggi consigli, gridava come un forsennato
"Non capite proprio niente, non è così che dovete pagaiare, giratevi!"
Beh, lo facevo più sciocco, almeno
questa volta aveva detto qualcosa di sensato.
Il fatto fu che i due volenterosi
vogatori non intesero alla perfezione ciò che era stato loro indicato e si
voltarono entrambi. Adesso si trovavano seduti voltando la schiena l'uno contro
l'altro ...
Potete immaginare cosa accadde nel momento
in cui iniziarono a roteare le pagaie ... ancora una volta fermi immobili
sull'acqua: a volte uno dei due pagaiava con più intensità e riusciva a spostare
la canoa, ma poi, forse per stanchezza, doveva rallentare e tornavano lì dove
erano partiti.
"Ma siete proprio imbranati" grido quello "furbo"
"dovete guardare tutti e due dallo
stesso lato, altrimenti al lago non ci arriverete mai"
Ancora una volta aveva ragione lui, ma
non riusciva a spiegarsi molto bene ...
Finalmente i due erano adesso seduti
correttamente e cominciarono a pagaiare entrambi nella stessa direzione, ma
qualcosa continuava ad andare storto: il tronco trasformato in canoa non era
così lungo ed i folletti non stavano pagaiando all'unisono, uno era sempre più
veloce dell'altro, oppure uno virava a destra mente l'altro scartava a sinistra
... le pagaie si incrociavano sia in aria che in acqua, urtandosi tra loro a
tal punto che ad uno dei due scappò pure di mano e cadde in acqua.
"Non saprei più che dirvi, adesso stavate andando abbastanza bene, se
solo sincronizzaste i movimenti ..."
Il terzo folletto era disperato, avevo
ragione io, era anche lui abbastanza sciocco fingeva solo di essere competente
...
Fu a quel punto che da dietro un
cespuglio uscì uno dei vecchi folletti del nostro villaggio, lui si che era un
saggio!
Rideva e tossiva perchè la lunga barba
gli entrava in bocca ad ogni risata "ma
cosa state facendo così buffo?" chiese.
"Volgiamo andare al lago e così ci siamo costruiti questa canoa per fare
prima, ma non riusciamo nemmeno a partire"
"Voglio essere sincero con voi, non ne capisco niente di canoe, barche
ed altro, non so nemmeno nuotare ... ma di una cosa sono veramente certo:
volete andare tutti e due al lago?"
"Certo!" risposero insieme (il terzo se ne stava imbronciato da
una parte perchè aveva capito di aver perso lo status di "saggio" al
quale si era auto elevato)
"Ed allora date retta a me, prendete un altro tronco in modo da avere
una canoa a testa, così ognuno potrà pagaiare come meglio crede senza
ostacolare l'altro. L'importante è che arriviate entrambi alla vostra meta, ma
ancor più importante è che chi arriva primo aspetti l'altro, potrebbe avere incontrato
maggiori difficoltà nel tragitto, la visita al lago dovete comunque farla
insieme!"
Quello era un Saggio vero! Da grande
voglio diventare saggio .... sperando che non ci si debba nascere .... altrimenti la
vedo buia!
Buffi quei tre folletti, meno male che sono arrivati e ti hanno fatto fare qualche risata!
RispondiElimina.. Quel posticino, il tuo "pensatoio", mi é familiare.. Sbaglio?
Ma la strada per il lago è lunga, sai?
P.s. Niente buio, Folletto, tranquillo. Sei già "saggio" e cogli sempre l'occasione per imparare sempre qualcosa dai tuoi "incontri".
E, cosa piú importante, da "vero Saggio" condividi con noi tutto questo..
"Guardiamo dallo stesso lato"
Un bosco, il fiume, il rumoroso silenzio ... cosa di più familiare per un folletto ed una fatina?
EliminaSe non c'è il "buio" è perchè accanto ho persone che illuminano la strada 😏
Una bellissima lezione di vita. Grazie folletto
RispondiEliminaSi, quella che ho avuto, e stò vivendo, è prorpio una bella lezione di vita ...
Eliminatu non sai quanto mi dà da pensare e quanto bene mi hai fatto con questa storiella!
RispondiEliminaPensare è sempre un bene, se poi aiuta a qualcosa ... meglio !
RispondiEliminaIniziare la giornata con un sorriso è impagabile e la perla di saggezza finale è la ciliegina sulla torta. :-)
RispondiEliminaBellissimo fine settimana a te Folletto !
Tu lo sei già, saggio. Rileggo spesso quello che mi scrivi nei commenti e mi fanno sempre tanto bene
RispondiEliminaPerle di saggezza in ogni tuo splendido racconto!
RispondiEliminaUn abbraccio da Beatris