Oggi è un giorno di festa …
Oggi poteva essere un giorno di
festa …
Oggi doveva essere un giorno di
festa …
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A Claudia, Mamma e Papo
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Ho chiesto al mio amico vento di
accompagnarmi in un posto magico, nell'unico posto da cui si può vedere tutto …
proprio tutto.
Mi sono seduto su una delle tante
foglie che in questo periodo coprono i nostri sentieri ed ho aspettato che
arrivasse una bella folata che mi trascinasse via.
Sapevo che il mio amico non mi
avrebbe tradito e di li a poco è arrivato, forte, più forte del solito, ho
faticato per rimanere aggrappato all'insolito mezzo di trasporto di cui
disponevo, ma in un attimo ero già in viaggio verso il cielo, sopra le nuvole,
sempre più vicino al sole che in quel momento brillava come a sorridermi.
Poi, all'improvviso, il vento è
cessato, la foglia ha quindi deciso di sgravarsi del mio perso e, con una
"giravolta", mi ha letteralmente scaricato. Alcuni metri in caduta
libera, che mi sono sembrati non finire mai … fino ad atterrare su qualcosa di
soffice e morbido, una nuvola.
Che vista da lassù: era tutto
sotto i miei occhi, città affollate e montagne deserte, strade trafficate e
fiumi isolati in territori inesplorati, laghetti minuscoli, il mare …
In posizione prona, con la testa
appoggiata sulle braccia incrociate davanti a me, sono rimasto a guardare per
ore, curioso ed interessato.
"Che strano punto di vista vero?"
Mi volto, non vedo nessuno,
eppure la voce è venuta da li … forse me la sono immaginata.
"L'unica linea che si vede da qui è quella dell'orizzonte, netta,
decisa"
No, questa voce non la stò
immaginando, è reale ma non vedo nessuno.
"Quale altre linee pensavi ci fossero?" dato che la
"voce" l'ho sentita voglio essere educato e rispondere.
"A scuola ci hanno sempre fatto studiare le cartine piene di linee
che delimitavano i vari stati, ed in ogni stato persone simili … ma diverse,
lingue simili … ma diverse, usanze simili … ma diverse, credenze simili … ma
diverse. Ma da qui quelle linee non si vedono … "
Beh, ha ragione, non ci avevo
pensato …
"Eppure tra qualche ora, quando il sole calerà, vedrai una cosa
spettacolare " ormai ho smesso di cercare da dove viene quella voce,
sono su una nuvola, sarà un angelo, che ne so io! "vedrai che tutto si illuminerà di centinaia, di migliaia, di
piccole luci colorate, perché quelle
linee immaginarie dividono sul serio, ma una cosa non possono impedire: oggi tutti
i bambini festeggiano il Natale, magari per motivi diversi, ma loro non sanno
che è sempre il 'solito' Natale"
Questo lo sapevo anche io!
"Peccato però che a ben ascoltare" faccio io" tra i vari canti e risate che sentiamo da
quassù, si percepiscono anche urla e pianti …"
"Si, peccato" ribadisce la voce alle mie spalle "le linee sono immaginarie, ma gli uomini le
hanno trasformate in muri altissimi, forse ci fossero solo i bambini …"
"A proposito di bambini" continua lui (o lei … ) "tu che sei un Folletto non dovresti essere
con Babbo Natale a distribuire loro i regali?"
"No, mi piacerebbe farlo, ma gli aiutanti di Babbo Natale sono gli
Elfi, non i Folletti. Non sai la differenza?"
Alcuni secondi di silenzio,
immagino stia pensando … poi
"Certo che la conosco, gli Elfi sono quelli più belli! E' per questo che
Babbo Natale ha scelto loro"
E giù una risata contagiosa che
ha impedito ad entrambi di continuare a parlare. Simpatico questo mio nuovo
amico …
"Adesso devo salutarti" interrompo rovinando quel momento
gioioso "mi aspettano le renne
volanti …" un'altra risata!
Prima di tornarmene al mio
villaggio decido però di voltarmi un ultima volta verso la "voce",
magari questa volta riesco a vedere chi è il mio nuovo amico ed infatti lo vedo,
ma l'idea che mi ero fatto era un'altra … mi aspettavo un Angelo, di quelli
alti e con la veste immacolata e la lira in mano, invece no, i capelli,
beh quelli erano effettivamente soffici e morbidi, ma indossava una simpatica
camiciola bianca e blu … no, non era un Angelo … o forse si … non so perché ma
mi si riempiono gli occhi di lacrime …
"No, che fai? Adesso piangi?"
"E' solo che è molto bello questo tramonto visto da quassù …"
rispondo con la più stupida delle scuse dopo 'mi è entrato qualcosa in un
occhio' …
"Sciocco, se piangi per un tramonto poi non potrai vedere le
stelle!"
... Si, era un Angelo.
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Ciao Alessandro anche io tvb