Finalmente
oggi un po' di sole, erano ormai diversi giorni che non riusciva ad aprirsi uno
spiraglio tra le nuvole, ma stanotte il vento era veramente forte e se le è
portate via tutte.
Me
ne sto qui seduto intagliando un legnetto, vorrei farne una statuetta, anche se
poi non saprei dove metterla o a chi regalarla, e mi godo il tepore di questo
raggio di sole che mi colpisce in pieno.
È
presto ed ancora tutti sono dentro il loro letti, non ho mai capito se sono io
che dormo poco oppure se sono tutti gli altri che lo fanno troppo … anzi no, un
rumore smentisce subito il mio pensiero, qualcun altro si è svegliato presto
stamani.
"Ciao,
dove è che stai andando?" è un
folletto come me che si sta inoltrando nel bosco … ed io sono sempre il solito
curioso.
"Ciao"
risponde "oggi voglio andare al lago, quello in fondo alla vallata, ci
sono stato alcuni anni fa, quando ero più piccolo, ricordo che non è facile da
raggiungere perché alcuni tratti del sentiero sono impegnativi, oppure ero io
che non ero ancora pronto. Ci voglio ritornare"
"Grande!
Anche io ci sono stato tempo fa ed anche io ricordo che in alcuni punti ero
tentato di tornare indietro. Ti spiace se vengo con te?"
"Ma
certo che puoi venire, in due ogni viaggio è più interessante".
Smetto
di lavorare alla mia "opera" e mi incammino dietro di lui; ricordavo
bene, in alcuni tratti il sentiero si fa veramente difficile, ma è talmente
bello il bosco in cui ci stiamo inoltrando che niente potrebbe fermarci.
"Ehi,
scusa, perché stai sempre dietro di me?", mi appella il mio compagno di
viaggio "non sono sicuro di guidarti nella giusta via!"
Che
sciocco che sono, mi ero dimenticato che mi aveva detto che erano passati tanti
anni dalla volta in cui era andato al lago, forse non ricorda la strada …
Allungo
il passo e mi metto davanti a lui affinchè possa seguirmi. Adesso sono io a
guidare lui, ma anche questo sembra non piacergli:
"Non
mi strare davanti, non credo di essere in grado di seguirti ovunque"
Non
capisco … non vuole che stia dietro di lui, ma nemmeno davanti … forse la mia
espressione inebetita tradisce quello che sto pensando …
"Non
ti preoccupare, stiamo viaggiando insieme, non importa che io ti guidi e non
importa che tu guidi me, stammi semplicemente accanto e vedrai che bel viaggio
faremo".
Si, sono
uno sciocco ….
Una bellissima favola contemporanea.
RispondiEliminaDolcissimo questo tuo racconto!
RispondiEliminaBuona domenica da Beatris
avere un viaggio da fare e farlo con qualcuno accanto , bello!
RispondiEliminaAnnamaria
eccomi di nuovo, passo per lasciarti il mio saluto ciao da pia
RispondiEliminaUno accanto all'altro per comunicare anche in silenzio durante il viaggio ed anche io accanto carissimo Folletto per augurare a te e ai tuoi cari una serena e felice Pasqua, un abbraccio a voi !
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