Mi sono svegliato prima del sole e, nonostante il tepore
della coperta fosse molto invitante, ho deciso di uscire per fare una
passeggiata.
L'aria del bosco era così frizzante che dai miei occhi,
ancora assonnati, sono uscite due lacrime, due gocce immediatamente trasformate
in cristalli di ghiaccio.
Fortunatamente di li a breve il sole mi ha raggiunto e la
sua luce, filtrando tra le foglie, si è messa a giocare con la brina dando vita a
tanti piccoli arcobaleni.
Nel silenzio, che fino a quel momento aveva
caratterizzato il bosco, una voce ha catturato la mia attenzione.
Era nitida ma non capivo da dove provenisse fino a che, su
una foglia più grossa delle altre, non ho visto due bruchi, uno di colore
verde che per l'appunto stava parlando e l'altro di colore marrone che lo
ascoltava con interesse.
"Posso?" temevo di infastidirli ...
"Assolutamente no, vieni!" mi hanno risposto
all'unisono facendo cenno di avvicinarmi.
Il bruco verde stava raccontando tante cose
interessantissime, lo sapevate,ad esempio, che esistono dei funghi
fluorescenti? Io l'ho scoperto solo adesso, nascono in un isola del Giappone e
in un parco del Brasile, di notte assumono colorazioni dal verde all'azzurro
illuminando i boschi ed i prati.
Il fenomeno si chiama bioluminescenza, che parolone ...,
ed è dovuto alla trasformazione dell'energia chimica naturale, prodotta da ogni
organismo, in energia luminosa. Dice che l'effetto sia bellissimo.
Penso proprio che un giorno di questi andrò a vedere
questo spettacolo.
Intanto si era fatto tardi ed il bruco verde ha terminato
il suo discorso con un "grazie, oggi ho veramente imparato molto".
Al che il bruco marrone ci ha salutati ed sparito tra la
vegetazione.
Non ci capivo niente, uno aveva parlato per tutto il
tempo e vi assicuro che quello che aveva detto era stato molto interessante, io
e l'altro non avevamo aperto bocca, nonostante questo, proprio chi aveva
parlato ci aveva ringraziato per avergli insegnato ... ma che cosa?
Probabilmente la mia espressione è stata più eloquente di
ogni parola ed il bruco deve aver intuito che qualcosa non mi tornava, mi ha
sorriso strizzandomi l'occhio, "parlare è un bisogno, ascoltare è un
arte!".
Un ringraziamento a tutti coloro che sanno ascoltare.
C'è tanta gente che sente, poca che ascolta.
RispondiEliminaAncora di più è la gente che parla, pochissima quella che dice!
Io sono rifugiata a Perelùn, il bosco notturno. Lì tutto si illumina nella notte, gli alberi, i frutti. Non c'è vera tenebra in mezzo a quei vibranti colori :)