mercoledì 27 novembre 2013

208 - Il bruco chiaccherone



Mi sono svegliato prima del sole e, nonostante il tepore della coperta fosse molto invitante, ho deciso di uscire per fare una passeggiata.

L'aria del bosco era così frizzante che dai miei occhi, ancora assonnati, sono uscite due lacrime, due gocce immediatamente trasformate in cristalli di ghiaccio.

Fortunatamente di li a breve il sole mi ha raggiunto e la sua luce, filtrando tra le foglie, si è messa a giocare con la brina dando vita a tanti piccoli arcobaleni.

Nel silenzio, che fino a quel momento aveva caratterizzato il bosco, una voce ha catturato la mia attenzione.

Era nitida ma non capivo da dove provenisse fino a che, su una foglia più grossa delle altre, non ho visto due bruchi, uno di colore verde che per l'appunto stava parlando e l'altro di colore marrone che lo ascoltava con interesse.

"Posso?"  temevo di infastidirli ...

"Assolutamente no, vieni!"  mi hanno risposto all'unisono facendo cenno di avvicinarmi.

Il bruco verde stava raccontando tante cose interessantissime, lo sapevate,ad esempio, che esistono dei funghi fluorescenti? Io l'ho scoperto solo adesso, nascono in un isola del Giappone e in un parco del Brasile, di notte assumono colorazioni dal verde all'azzurro illuminando i boschi ed i prati.

Il fenomeno si chiama bioluminescenza, che parolone ..., ed è dovuto alla trasformazione dell'energia chimica naturale, prodotta da ogni organismo, in energia luminosa. Dice che l'effetto sia bellissimo.

Penso proprio che un giorno di questi andrò a vedere questo spettacolo.

Intanto si era fatto tardi ed il bruco verde ha terminato il suo discorso con un "grazie, oggi ho veramente imparato molto".

Al che il bruco marrone ci ha salutati ed sparito tra la vegetazione.

Non ci capivo niente, uno aveva parlato per tutto il tempo e vi assicuro che quello che aveva detto era stato molto interessante, io e l'altro non avevamo aperto bocca, nonostante questo, proprio chi aveva parlato ci aveva ringraziato per avergli insegnato ... ma che cosa?

Probabilmente la mia espressione è stata più eloquente di ogni parola ed il bruco deve aver intuito che qualcosa non mi tornava, mi ha sorriso strizzandomi l'occhio, "parlare è un bisogno, ascoltare è un arte!".



Un ringraziamento a tutti coloro che sanno ascoltare.


1 commento:

  1. C'è tanta gente che sente, poca che ascolta.
    Ancora di più è la gente che parla, pochissima quella che dice!

    Io sono rifugiata a Perelùn, il bosco notturno. Lì tutto si illumina nella notte, gli alberi, i frutti. Non c'è vera tenebra in mezzo a quei vibranti colori :)

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