lunedì 30 novembre 2015

236 - Al buio ...


E' arrivato, nel nostro villaggio, un nuovo folletto, sono ormai alcuni giorni che è arrivato, ma non lo abbiamo ancora visto molto in giro perchè la mattina esce molto presto e la sera torna sempre tardi.

Stamani mi sono alzato presto anche io così l'ho incontrato per strada: che buffo ... camminava tenendo le braccia tese in avanti ed ogni volta che toccava qualcosa si fermava e stringeva tra le mani ciò che si era casualmente trovato davanti.

Avvicinandomi a lui mi sono accorto che aveva anche una benda sugli occhi ... poverino, adesso capivo, non ci vedeva e quella strana andatura era solo un modo per non sbattere ovunque.

"Ehi, ciao!" ero ancora a più di dieci metri da lui ma nonostante non ci vedesse mi aveva sentito, forse avevo calpestato un ramo secco ed avevo fatto un rumore un po' più forte ...

"Ciao, piacere di vederti " .... mamma mia che idiota, gli ho detto "vederti" ... sono proprio un maestro nel fare gaffe in questi frangenti.

"Ciao, il piacere è mio"

E' gentile.

Dato che non so prorpio tenere la bocca chiusa ... "mi spiace per te, sei nato così?"

"Così nel senso della benda sugli occhi? No, sono nato senza ... ma avevo il cappello!"

Ci siamo messi a ridere come degli sciocchi, avevo fatto un altra gaffe, ma lui, invece di farmi sentire stupido, ci ha fatto una battuta sopra.

E' anche simpatico.

"Intendevo se non ci vedi dalla nascita oppure se hai avuto un incidente o una malattia"

"Ma io ci vedo benissimo!  Tengo una benda sugli occhi perchè non voglio vedere per alcuni giorni" questa cosa mi incuriosisce "faccio sempre così quando vado in un posto nuovo, per tre-quattro giorni, vivo nel buio completo: mi piace toccare ed ascoltare senza essere influenzato dal contatto visivo".

Non capisco ...

"Mi fido molto più del tatto, dell'udito, del gusto e dell'olfatto, perchè preferisco più sentire che vedere. Poi, dopo che ho familiarizzato con ciò che mi circonda, mi tolgo la benda e guardo ... la sai la cosa buffa? Che tutto è bello come lo avevo immaginato, a volte anche di più!"

Forse ho capito ... stasera, prima di addormentarmi, chiuderò tutto, porte, finestre, tende, ogni spiraglio di luce, resterò nel buio completo e proverò ad ascoltare la mia stanzetta, chissà se avrà qualcosa da dirmi ... chissà se sarò capace di ascoltarla.