Le gocce di pioggia, che simili a piccoli aghi si conficcano
nei miei occhi socchiusi, non mi infastidiscono poi più di tanto, è troppo
bello potersi far trascinare dal vento stando seduto su questa foglia.
Da quassù la vista è meravigliosa, e non è vero che
più ci si allontana e meno particolari si vedano: certo, i dettagli svaniscono,
ma la possibilità di poter vedere più cose contemporaneamente compensa questa
mancanza.
Quel fiume ad esempio: amo stare sulla sua riva con i piedi
immersi in quell’acqua fredda che veloce scorre verso la grande città,
osservando l’enorme varietà di animali che vi abitano, ma adesso posso a
vederlo in tutta la sua immensa grandezza: un po’ più a monte del nostro
villaggio il suo corso è interrotto da una cascata dalla quale si alzano spruzzi
e nuvole, in alcuni punti le sue anse si
spingono in zone forse inesplorate del bosco, formando piccoli laghetti.
Non smetterò mai di ringraziare l’amico vento che mi
permette di provare l’ebbrezza del volo anche se, ogni vola che rimetto i piedi
per terra … continuo a guardare il cielo.