sabato 30 ottobre 2010

174-Paura

Anche se scontato, mi soffermo brevemente su Halloween ... la festa della paura.

Faremo una grande festa, nel villaggio, e, come nelle città ci travestiremo in modo da far morire di paura tutti coloro che ci incontreranno lungo i sentieri.

Volete un esempio?

Alla mia fatina ho dipinto le ali di nero, e si è trasformata in un agghiacciante pipistrello ... paura!


Non vi siete impauriti ?

Forse perchè le fate, per quanto lo camuffi, restano sempre fate !

Ed allora preferisco finire con una bella frase, sulla paura, lasciata da un "umano" ma che anche nel bosco trova molti consensi:

"E' normale che esista la paura, in ogni uomo, l'importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti." (Paolo Borsellino)

mercoledì 27 ottobre 2010

173-Chi avrà pazienza ...


..di arrivare in fondo a questo post, scoprirà, alemno di avere un amico.

Iride Libera mi ha nominato ... non al Grande Fratello, ma come facente parte della sua cerchia di "amici", e saper di avere un amico/a in più è per sempre una gioia.

Come lo ha fatto? Mi ha lasciato, o lanciato non saprei, una simpatica staffetta, una corsa sulle corsie del web iniziata chissà da chi e dove, ma con lo scopo di farsi conoscere un pò facendosi sopra anche qualche risata.

In questa Staffetta dell'Amicizia bisogna rispondere a 8 domande ed essendo il mio turno, rispondo, per me e per quel pazzerello del mio amico che spesso si fa mio portavoce.

Poi inviterò qualche amico/a a fare lo stesso, e chi vorrà correre anche lui un tratto di corsia,non avrà che da copiare l'immagine e rispondere alle domande.

1- Quando da piccoli vi veniva chiesto cosa volevate fare da grandi, cosa rispondevate?
Folletto del Vento: il bambino ... da grande vorrei continuare ad essere bambino; quando sarò
grande, vi dirò ...
L.: qualsiasi cosa purchè fosse a contatto con i motori, le auto, le moto ... ce l'ho fatta!

2- Quali erano i vostri cartoni animati preferiti?
Folletto del Vento: Bambi, perchè c'erano un sacco di animaletti del bosco.
L.: Bambi, perchè mi faceva piangere ... forse quando dicevano che ero tutto grullo (e qui vi ci voglio...) non avevano tutti i torti.

3- Quali erano i vostri giochi preferiti?
Folletto del Vento: le farfalle, senza far loro del male.
L.: indovina indovinello ... le macchinine !

4- Qual è stato il vostro più bel compleanno e perchè?
Folletto del Vento: tutti, dal primo all'ultimo, perchè nel bosco, facciamo sempre una grande festa.
L.: ce ne sono stati tanti belli, tutti per motivi diversi e quindi difficilmente paragonabili tra loro (tipo:"vuoi più bene alla mamma o al babbo?" ...vera crudeltà!). Ricordo però il più brutto: allora ero un ufficiale dell'esercito e mi ritrovai da solo, in servizio di guardia in un ex campo di concentramento nell'appennino centrale e con, confinante, un carcere criminale ... e mi offrii anche volontario (tanto per confermare il "grullo" di cui sopra)

5- Quali sono le cose che volevate assolutamente fare e non avete ancora fatto?
Folletto del Vento: vorrei farmi accompagnare dal vento in giro per il mondo e fare la pipì (si può dire vero?) sulla testa dei cattivi ... ma prima devo bere molto.
L.: diventare un Folletto e farmi accompagnare dal vento .....

6- Quale è stata la vostra prima passione sportiva o non?
Folletto del Vento:la prima passione sportiva la corsa con le lepri, la passione non sportiva coltivare amicizie.
L.: sportiva: ... tutto ciò che è sport l'ho fatto, ad "alti" livelli però solo pallavolo (da "piccolo") ed equitazione (da "grande"). Non sportiva: balli caraibici, alla follia ... ma più folli sdi me sono quelli a cui insegno io!

7- Qual è stato il vostro primo idolo musicale?
Folletto del Vento: Un uccellino che tutte le mattine quando mi svegliavo cantava sul ramo di un albero vicino alla mia finestra.
L.: il primo sicuramente Battisti, anche perchè era quello più facile da suonare con la chitarra nelle nottate in spiaggia.

8- Qual è stata la cosa più bella chiesta (ed eventualmente ricevuta) a Babbo Natale, Gesu' Bambino, Santa Lucia?
Folletto del Vento: mai chiesto niente, ma la cosa più bella ricevuta è stata un disegno di una farfalla colorata.
L.: da piccolo mi sono sfogato ed ho chiesto tutto il possibile ... senza ricevere molto perchè abitavo in una strada in fondo alla via, e quando Babbo Natale arrivava, aveva sempre finito tutti
i regali più belli (mi sono sempre chiesto per quale motivo non sia mai partito dal mio lato di strada ...). Da grande ho smesso di chiedere e mi godo tutto quello che arriva: la più bella, comunque sono i sorrisi che alcuni bambini mi fanno nonostante non abbiano nessuna voglia di sorridere (me questa è un altra storia...)


A chi passo il testimone? Vediamo (in ordine alfabetico)... tutti/e quelli/e che leggo ritengono siano "amici", almeno di Folletto, quindi dovrei dire "TUTTI", ma dato che sono curioso di leggere le risposte di qualcuno/a in particolare, non me ne vogliano gli altri/e che spero vogliano rimanere miei amici:

Bussola - perchè una che ha avuto un dubbio su cosa fosse il "pisellino di cinghiale" deve avere in serbo delle risposte spassosissime.

D'autre Temp - perchè non posso fare a meno di lei ... so già che mi odierà per questo, ma, come lei dice spesso, io sono un folletto dispettoso.

Ele - perchè un giorno potrò dire a tutti che quella che ha vinto il Grande Slam è amica mia!

Frammento di Cristallo - perchè non potrà esimersi dal rispondere ....

Emanuela - perchè immagino già quanto eni suoi desideri ci sinao scimmie, puzzole, lupi ...

Madis - per strappargli un sorriso felice senza doversi poi sentire in colpa per questo.

Melina - perchè invidio tanto la sua forza. So già che le risposte comincerano tutte con M. ma io sono curioso ugualmente

Occhi di Notte - perchè ... con queli occhi lì!

Sciarada - perchè se le sue risposte sono belle come le sue foto ...


Selene - perchè voglio capire come sia dornmire con una motosega.

Silvia - perchè è amica vera.

Stephanie - perchè in questi giorni ha deciso di pensare un pò a se ... vediamo a cosa sta pensando.

sabato 23 ottobre 2010

172-Stanze...porte















Molto ben nascosta dalla vegetazione, nel cuore della nostra foresta, c'è una vecchia e pericolante casa.
Dall'esterno sembra molto piccola, ma quando entri ti rendi conto che la prima impressione era decisamente sbagliata: è grande, molto grande.
Questa strana costruzione ha la caratteristica di avere molte stanze, ed in ognuna di queste vi sono diverse porte, alcune chiuse, altre aperte, ma tutte senza maniglie...
Una leggenda dice che sia infestata dagli spiriti di chi si è perso all'interno della casa e non è riuscito a ritrovare l'uscita; io non credo sia una storia inventata per far desistere i più piccoli ad entrare, ma che sia la verità e vi spiego perchè: nella prima stanza devi scegliere quale porta prendere tra quelle aperte per poter entrare nella seconda, e così via.
Se ti trovi in una stanza con tante porte hai piena libertà di scelta, se invece trovi una sola porta aperta sei obbligato a seguire il volere della casa.
Succede spesso di trovarsi con una sola porta aperta, e mentre ti avvii per varcarla questa si chiude; ma non devi temere, perchè, per ogni porta chiusa, ve ne è almeno un altra che si apre.
Purtroppo molti "visitatori", quando si trovano in questa situazione, passano troppo tempo a guardare con timore e rimpianto la porta che si è chiusa, senza accorgersi di quelle che si sono aperte, magari poprio davanti a loro ... e così si perdono.
La chiamano "home of life", ma io non son bravo in inglese ....

martedì 19 ottobre 2010

171-Sogni e Realtà

La giornata non era iniziata nel migliore dei modi, la sveglia era suonata molto presto, la temperatura, già abbastanza rigida, e l'assenza di luce invitavano a rimanere ancora un pò sotto le spesse e calde coperte.
A rendere ancor meno rosea la situazione, anche il ricordo del sogno appena fatto e che la sveglia aveva interrotto.
Per la verità non era un brutto sogno, al contrario era stato molto bello, piacevole, uno di quei sogni ottimistici ...
Forse è stato proprio l'aver scoperto che era solamente un "sogno", mi aveva lasciato l'amaro in bocca.
Colazione, frettolosa, e via verso la mia destinazione.
Poco dopo essermi incamminato ho incrociato un amico e ci siamo salutati. Anche lui non sembrava affatto felice di trovarsi li e, come me, avrebbe probabilmente preferito essere ancora al calduccio.
"Dai, non essere così giù, allo spuntar del sole vedrai che il sorriso ci tornerà".
"Ma certo" mi risponde "non ha dubbi su questo, ero solamente un pò pensieroso, tutta colpa di un sogno che ho fatto stanotte".
"Incubo?" chiedo
"No, no, assolutamente, un sogno molto bello ... peccato fosse solo un sogno".
Non ho resistito e gli ho detto che anche io, al mio risveglio, avevo avuto la sua stessa sensazione accompagnata da malinconia.
Poi gli raccontato, con dovizia di particolari, quello che avevo "vissuto" durante la notte, e più andavo avanti e più il volto del mio amico si illuminava di sorrisi.
Non capivo il perchè di quella sua improvvisa felicità, che mi stesse prendendo in giro nell'ascoltare le mie fantasie?
Al termine del mio racconto mi si è avvicinato, mi ha abbracciato forte e mi ha sussurrato:
"è una cosa bellissima, è stupendo, meraviglioso. Ho sognato la stessa identica cosa che hai sognato tu, anche nei più piccoli particolari !"
Sono rimasto a bocca aperta: era veramente strano che due persone avessere effettivamente fatto lo stesso sogno, e perchè tutta quella sua felicità dopo aver sentito il mio racconto?
Come avesse interpretato i miei pensieri, mi guarda con occhi lucidi e mi fa:
"Quando si sogna da soli è solo un sogno, ma quando si sogna in due comincia la realtà".
E sorridendo si è allontanato.
Mi ha contagiato, adesso sorrido anche io.

venerdì 15 ottobre 2010

170-Libertà


Pensavo che i folletti fossero creature sempre allegre e spensierate, invece proprio stamani, molto presto, ho incontrato uno del mio villaggio, seduto su di un muretto, che aveva una espressione molto triste.
Convinto che avesse un qualche problema, e che potessi almeno aiutarlo a risolverlo, mi sono avvicinato a lui e gli chiesto cosa lo turbasse così tanto.
"Non siamo liberi" mi ha risposto con voce molto bassa.
"non è vero amico, noi siamo liberi. Nessuno ci costringe, è pur vero che ci sono regole da rispettare, che possiamo condividere o meno, ma noi siamo lineri: liberi di alzarci o di stare a letto, liberi di camminare o stare fermi, liberi di dire la nostro opinione ..."
"Ti sbagli, non siamo affatto liberi"
"Ma come" ho replicato nuovamente" non mi sembra che tu sia imprigionato a niente o a nessuno. Anche tu, come noi, sei libero di fare tutto quello che vuoi, e nessuno potrà fermarti, a meno che tu non faccia del male ..."
"Non capisci proprio, vero? Tu dici senpre NOI siamo, NOI facciamo, NOI ... ma a chi ti riferisci, a me, a te, e a chi altro? Fino a che al mondo ci sarà anche una sola creatura in catene, NOI non saremo liberi".

...Touché

lunedì 11 ottobre 2010

169-Forme di discussione

C'è una fatina nel mio villaggio, con la quale amo passare il tempo a parlare, perchè è una di quelle che sa ascoltare.
Non è importante l'argomento che trattiamo, è sufficiente parlare e confrontarsi.
Questa mia amica, ha però un difetto ... o meglio, ha un determinato tipo di atteggiamento, che ancora non riesco a "digerire", quindi sono io quello che è in difetto, non lei.
Dicevo: in alcuni casi, vuoi perchè lei è più nervosa del solito, vuoi perchè è più convinta di quello che stà dicendo, tende ad alzare la voce per difendere le proprie argomentazioni.
Io, quando mi trovo in queste situazioni, mi blocco, entro in un silenzio assoluto; continuo ad ascoltare con attenzione, ma smetto di replicare ... il che la fa arrabbiare ancora di più.
Ma questo deve essere un "gioco delle parti" che anche lei conosce ed accetta, infatti una volta sfogatasi, prende e se ne va con il muso lungo.
Non passano più di dieci minuti che poi, o io o lei, facciamo in modo di ritrovarci, casualmente, in una qualsiasi parte del villaggio, e riprendiamo la discussione da dove era finita (o meglio, da prima che lei alzasse la voce).
Bastano poche parole per trovare quell'accordo, quella sintonia, che sembrava impossibile alcuni minuti prima.
Tutte le volte, ma proprio tutte, che succede una cosa del genere, lei mi chiede come io faccia a mantenere la calma, e perchè accetti di "ritirarmi" senza replicare a quello che lei stava urlando.
Non ha ancora capito che considero il silenzio una forma di dicussione come la sua ... magari portata avanti con mezzi diversi, ma sempre di discussione si tratta.

venerdì 8 ottobre 2010

168-Gioco nel bosco

Vi parlerò di un gioco, ma potrebbe chiamarsi "prova", che da piccoli ci obbligano a fare.
Nel bosco ci sono due case, una con il tetto rosso, l'altra lo ha blu, unite da un unico sentiero che però presenta, in dieci punti diversi, altrettanti diramazioni, solo una però permette di proseguire, l'altra dopo poco si rivela senza sfondo.
Ci portano dentro la casa dal tetto rosso e ci invitano a raggiungere l'altra.
Sembra facile vero?
Invece non lo è poi così tanto, infatti il sentiero è "magico" e non permette a nessuno di tornare indietro, sui propri passi.
Al massimo puoi provare ad addentrarti nella vegetazione molto fitta, nella speranza di ritrovare il sentiero principale ma con il rischio di farti anche del male (abbondano i rovi...).
Il vecchio che ci accompagna ripete sempre la stessa cosa: "non avere fretta, ad ogni bivio, studia bene la situazione, cerca di cogliere i messaggi che sicuramente saranno presenti, non prendere una delle due strade se non sei prorpio sicuro sia quella giusta. Ricorda che a nulla serve prendere la strada giusta le prime nove volte, se poi, proprio all'ultima, imbocchi quella sbagliata ... Dieci scelte per poter arrivare alla casa dal tetto blu".
Da bambini lo facevamo divertendoci, accettando la sfida, adesso invece ci ripenso molto spesso: quante scelte da fare, e basta commettere una stupidaggine, anche solo una, per rovinare tutto il percorso già fatto, con il rischio di non arrivare più alla meta, o comunque di riuscirci ma con le ossa rotte.

lunedì 4 ottobre 2010

167-Alberi e foglie


Stavolta il vento ha soffiato veramente forte, e mi ha portato in un posto lontanissimo dal mio abituale boschetto.

Per fortuna ho trovato un posticino tranquillo ed immerso nel verde (forse qualche zanzarina di troppo...) che non mi ha fatto certo rimpiangere casa mia.

C'erano piante di tutte le specie provenienti da ogni parte della terra.

Alberi altissimi tra altri nani, dal tronco enorme oppure esilissimi, dai colori chiari e dagli scuri, fioriti oppure spogli.

Ma una cosa li accomunava tutti: per quanto e come possano crescere i loro fusti ed i loro rami, le foglie, cadendo, ritornano sempre alle radici.

venerdì 1 ottobre 2010

166-Sogni

Adoro sognare ad occhi aperti.

Talvolta non sopporto farlo mentre dormo.

Eppure sempre sogni sono....