martedì 9 febbraio 2010

15-L'incontro che ci voleva

Prima o poi doveva accadere, era ovvio che, in un bosco che non conosco, di notte, nel bel mezzo di una bufera di neve, mi sarei perso ... Quando si dice che i "mali" non vengono mai da soli ....
E poi fa freddo, il mio abbigliamento non é certo da alpinista ed ho perso la sciarpa (mi consola però sapere che adesso sta scaldando un nasino più carino del mio).
Gli abitanti di questo strano bosco mi osservano da lontano.
Riesco a sentire le loro voci, alcuni hanno paura di me, mi vedono cosi diverso da loro, non capisco, sono così piccolo ... come possono aver timore di me.
Altri sono solo incuriositi, chi prova a darmi coraggio indicandomi di essere sulla strada giusta per uscire da li, altri che .... ridono di me: posso tollerare la paura di ciò che non si conosce, ma la derisione mi disturba molto.
Mi sentivo veramente perso, pensavo di non potercela fare, fino a che, davanti a me, come un miraggio, é apparsa una fata, grande, molto più grande di me (non che ci voglia molto per esserlo) e bellissima, molto più bella di me (ed anche su questo ... massimo risultato con il minimo sforzo).
"Grazie" le dico "portami fuori di qui".
Lei mi guarda, sorride (é veramente bella!) mi porge la sua mano e mi dice: "non hai capito, io non ti devo far trovare la strada, io ti ho portato fino a qui, adesso con l'aiuto di tutto ciò che ti circonda puoi continuare sa solo. Il mio compito finisce qui, mi sono mostrata a te solo perché ho sentito nella tua mente il dubbio di non farcela. Sono sempre stata al tuo fianco, e continuerò ad esserlo anche una volta uscito da questo bosco, seppur i tuoi occhi non mi possano vedere ".
"Chi sei?" chiesi. "una fata, non migliore, non peggiore, di tutte le altre fate. Sono nata durante una bufera di neve, come quella di oggi, é per questo che, in onore del ghiaccio che si era formato così puro e limpido, mi chiamarono ”Cristallo” "
Capii che stava per andarsene, nuovamente fui assalito dalla sensazione di sconforto, lei lo percepì immediatamente, e disse, sussurrandomi nell'orecchio "se credi che io non ci sia, se non mi vedi, chiudi gli occhi, pensami e riaprili. Sicuramente vicino a te ci sarà qualcosa che ti farà pensare a me. Quella é la prova che cercavi, io c'ero."
Mi salutò baciandomi sulla fronte, ma prima di andarsene definitivamente, stacco un pezzo della sua veste e me lo donò.
Non potevo credere ai miei occhi, stava albeggiando, il sole spuntò dall'orizzonte, la luce illuminò il bosco, aveva smesso di nevicare e non avevo nemmeno più freddo al naso.
Come tante volte mi accade, non capisco se quell'incotro é stato reale o solo un sogno ... Poi mi accorgo di avere qualcosa in mano ... Un ricordo, un pezzo, un frammento, della mia nuova amica fata di nome "Cristallo".

8 commenti:

  1. Capita a proposito questo post...Sembra fatto apposta per me!(non sono così egocentrica eh!)
    Quella che sto vivendo io è un'autentica bufera interiore...Non può durare a lungo,l'esito positivo o negativo dipende da me.Io devo trovare la forza per farlo...o adesso o mai più.Mi sono troppo spinta al limite stavolta,non voglio tirarmi la zappa sui piedi,come si dice,e pentirmene amaramente,non lo voglio perchè ci sono andata troppo vicino!!!

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  2. Premesso che l'esito, come dici, lo decidi tu ... questo sarà, ne sono certo, "positivo" (sull'altro non ci voglio nemmeno pensare).
    Anche a me piace correre sull'orlo dei burroni, l'adrenalina è tanta ... ma quando mi accorgo che stò "esagerando", ho imparato a fermarmi, a prendere un grande respiro, ed a fare un passo indietro, che non significa, dover ammettere un errore, ma segno di maturità.
    Mi hai fatto ripensare a quando incontrai un buffissimo granchio, anche lui, per andare avanti, camminava all'indietro, e .... ma questa è un'altra storia e, chissà, forse un giorno la metterò tra le mie innocenti cronache del viaggio intrapreso.
    Ciao

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  3. Alle bufere si sopravvive spesso... più sono violente e più ci danniamo per continuare a camminare, faticosamente, senza mollare. C'è sempre un piccolo cristallo che brilla e ci fa strada nella tormenta...
    A me, spaventano di più le giornate in cui le nuvole stanno immobile e le foglie non si muovono...

    Viva le bufere, che ci fanno camminare, camminare, camminare...

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  4. E questo bellissimo post invece è dedicato a frammenti di cristallo....!!!
    Ora manca mynameis... eh eh
    E' bello sentire e sapere che ognuna di noi ti sta regalando delle emozioni...
    Ti ringrazio per questo.... :)

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  5. Scusa, ieri volevo lasciarti un commento, ma internet continuava a fare i capricci e dopo un po’ ho smesso di lottare. Comunque no, non era la tua sciarpa: il rosso è un colore che attira troppo l’attenzione e poi sarebbe stata troppo piccola per me. Capivo la tua disperazione per aver perso la tua sciarpina, anche io se dovessi perdere la mia ci rimarrei malissimo, ci sono tanto affezionata.
    Comunque ho una buona notizia per te! Questa mattina, mentre stavo andando a fare il prelievo, ero molto attenta alla strada (non la conoscevo) e.. indovina?! Poco distante dalla mia fermata ho visto un qualcosa di rosso che sbucava tra la neve: era la tua sciarpa! Era fradicia, perciò l’ho messa in tasca e ora è davanti al camino ad asciugare. Appena puoi fatti vedere, così te la restituisco. Ha un profumo buonissimo: sa di bosco, erba appena tagliata e fiori!
    Io ho da sempre avuto una passione per le creaturine magiche che popolano i boschi: fate, folletti, elfi.. (non a caso l’immagine del mio profilo è una piccola fatina) mi chiedo come sia possibile che, addirittura, qualcuno possa ridere di te!
    Sono affascinata dall’incontro che hai fatto. Chissà, magari col tempo il frammento della veste di “Cristallo”, si scioglierà, si trasformerà in qualcosa di bello, o forse in qualcuno.. chissà.. ma sono convinta che ci vorrà tanta pazienza e tempo..
    Ti ringrazio per questo post

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  6. Certo Mimì, ognuna di voi mi sta accompagnando nel mio viaggio, e non pensavo certo di trovare tanto entusiamo.
    E poi, a prescindere dai tanti complimenti che posso e vi possono fare, per quanto mi riguarda, ritengo siate estramamente intelligenti ... ma non posso spiegare del perchè arrivo a questa conclusione.

    Invece, per te piccola Frammento di Cristallo, facciamo così, la sciarpina te la lascio per un pò, tienila con te, sempre. Chissà che non ti dia la sicurezza che per tanto tempo ha dato a me.
    E per il resto .... non ricordi che ero in pulman con te l'altro giorno ??? E' inutile che ti nascondi il faccino con la sciarpa di colore "anonimo" per non destare attenzione ... hai due occhi che sembrano stelle, per quanto li nascondi loro continuano a brillare.

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  7. Qst l’ho scritto ieri, però quando lo stavo salvando internet ha smesso di funzionare.. perciò te lo lascio ora.
    grazie Folletto del Vento.. per il commento, per le cose che scrivi in questo bel blog, per la sciarpina.. la tengo per un po' e la porterò sempre con me, come faccio con tutte le cose a cui tengo tanto. spero possa darmi veramente un po' di sicurezza. io quando sono nervosa ho bisogno di tenere tra le mani qualcosa.. solitamente giocherello con elastici, bracciali o la mia sciarpa. ora ho la tua. domani mi servirà..grazie.
    però.. sicuro che poi non hai troppo freddo? non posso tenerla, tu poi come fai? con il tempo che c'è rischi di prenderti il raffreddore!
    ormai è talmente normale per me nascondermi nella mia sciarpa che non ci faccio più caso. mi sento più sicura, protetta. i miei occhi brillano solo per chi è capace di vedere, non per chi è superficiale.
    be', se mi assicuri che hai qualcos'altro per ripararti dal freddo, la sciarpa me la tengo, però tu mi devi promettere che non abbandonerai il dono della fata "Cristallo".. tienilo sempre con te.
    p.s. non è che domani mi tieni un po’ di compagnia? Sono agitata e ho paura di perdermi in quella grande città..

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  8. Prometto di tenere quel frammento della veste della "fata" sempre con me, almeno fino a che terrai la mia sciarpina rossa.
    Per tenerti compagnia nella grande città ... ok, ci stò, anche se le città non fanno molto per me, ci sarò, per tutto il giorno.
    E per provartelo, ogni volta che ti verrà la voglia di toccarti il naso è perchè mi stò divertendo a farti il solletico.
    Forse tu non mi vedrai (son piccino) o forse potrai vedere solo i miei occhiali da sole (dovrò tenerli per non rimanere accecato da quel bagliore che ... beh, tu sai quale, vero?)
    Un abbraccio, forte

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